Inaugurata domenica 29 gennaio “Casa Bruna e Dante”. Sarà una dimora per la prima accoglienza di donne “ferite”

Dietro questa nuova realtà di accoglienza ci sono tre parrocchie della città (della zona sud-est) – S. Anselmo, S. Antonio di Padova e S.Luigi Gonzaga – , con i relativi parroci, i centri di ascolto delle tre comunità Parrocchiali e tante persone che hanno collaborato nella sistemazione della casa, messa a disposizione della Caritas da don Eugenio Morlini, era infatti la casa dei genitori Bruna e Dante.

Vi risiederanno per una prima accoglienza ragazze strappate al racket della prostituzione, donne in difficoltà, mamme di origine straniera….
Con loro saranno due giovani volontarie provenienti da Montecchio (Sara Golinelli e Jessica Mazzoni) che hanno condiviso la scelta della vita comunitaria che raccontano come «in questi mesi Casa Bruna e Dante è stata costruita sulla roccia della “Parola” che ogni giorno viene ascoltata e meditata nella preghiera, e il giovedì mattina – alle 7.30 – è condivisa con chi intenda partecipare». Esse hanno scelto un’esperienza di vita comunitaria e di accoglienza che garantiranno una vita famigliare e di preghiera per tenere accesa la lampada del Signore. C’é poi la preziosa presenza di una famiglia della Comunità di San Luigi che ha accettato di essere l’abbraccio famigliare della casa e che sarà al fianco delle ragazze in alcuni momenti della giornata.
Si è scelto di garantire una presenza fmminile adulta durante le ore centrali della giornata per favorire l’accoglienza e l’ascolto delle nostre sorelle con i loro doni e le loro sofferenze.

Con questa nuova casa si arricchisce il numero delle diverse realtà parrocchiali nate in rete con il progetto di accoglienza al femminile: Coviolo, Cadelbosco, S. Maria di Novellara e altre che stanno intraprendendo il cammino.
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