In un libro le ragioni per “vivere” l’Eucaristia

Avvenire

«“Fai vivere e santifichi l’Universo”.

Eucaristia, creazione e fede». È questo il titolo del libro che Giuseppe Falanga ha da poco pubblicato per le edizioni Centro eucaristico (pagine 104; 13 euro) con l’autorevole prefazione dell’arcivescovo Piero Marini, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali e già maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

L’autore – teologo e padre di famiglia nonché redattore della rivista “Liturgia” – con questo agile volumetto vuole rivolgersi alle persone che oggi «hanno grande difficoltà ad andare in chiesa» perché sentono la celebrazione eucaristica «come una forma di alienazione» preferendo «un rapporto cosiddetto “diretto”, “privato”, “personale” con Dio».

A costoro Falanga ricorda che l’Eucaristia è «all’inizio di tutti i nostri cammini», è «la sorgente di tutti i nostri discorsi, di tutti i nostri pensieri», è il «luogo dove la fiamma viva dell’amore si accende sempre nuovamente». E lo fa, scrive nell’introduzione, «avendo innanzi l’esempio del “parroco santo” della mia città di Torre del Greco, san Vincenzo Romano, per il quale l’Eucaristia era l’unico tesoro, “il tesoro infinito dei cristiani”».

(G.C.)