In tre anni uccise più di 25.000 persone. Quotidiana violenza a Rio de Janeiro

 Brasilia, 21. Quasi venticinquemila persone sono morte negli ultimi tre anni vittime della violenza che imperversa nella città e nello Stato di Rio de Janeiro, in Brasile, dove vivono 17 milioni di persone. Il dato emerge da una ricerca pubblicata ieri dall’organizzazione non governativa Rio de Paz e secondo la quale tra il gennaio 2007 e il maggio 2010, a Rio de Janeiro 19.839 persone sono morte assassinate, 3.943 sono rimaste vittime di operazioni di polizia nelle favelas, 709 sono rimaste uccise nel corso di rapine e 154 sono morte in seguito alle ferite ricevute. Nel totale sono compresi 97 agenti di polizia. Lo studio di Rio de Paz sostiene che la città di Rio de Janeiro e lo Stato omonimo sono tra le zone più violente del Brasile, a causa della forte presenza del narcotraffico, di milioni di persone marginalizzate nelle favelas, dell’inefficienza del potere pubblico e della corruzione e brutalità delle forze dell’ordine. Da anni Rio de Paz organizza campagne contro la violenza e azioni per richiamare l’attenzione della popolazione e delle autorità, sulla necessità di misure di tipo sociale per risanare la situazione di degrado della metropoli. Fra le sue iniziative ci furono le croci dipinte di nero piantate sulla spiaggia di Copacabana, una per ogni vittima della violenza nel 2008 a Rio de Janeiro. (©L’Osservatore Romano – 22 luglio 2010)