In difesa della libertà di tutti


Parigi, 21. La libertà, anche quella di espressione, si difende con il rispetto dell’altrui dignità. È quanto affermano con determinazione cattolici e musulmani in Francia, dove è crescente il clima di tensione in seguito alla pubblicazione di alcune vignette su Maometto sul settimanale satirico “Charlie Hebdo”. Un’iniziativa editoriale che ha immediatamente sollevato proteste e aggiunto elementi di ulteriore preoccupazione a una situazione già incandescente per via del film Innocence of Muslims che, come noto, nei giorni precedenti aveva scatenato l’assalto a sedi diplomatiche statunitensi in vari Paesi – a Bengasi hanno trovato la morte l’ambasciatore statunitense Chris Stevens insieme a tre funzionari – oltre alle minacce terroristiche della rete di Al Qaeda.
In una dichiarazione congiunta il vescovo di Evry-Corbeil-Essonnes, Michel Dubost, presidente del Consiglio per le relazioni interreligiose dell’episcopato transalpino, e Mohammed Moussaoui, presidente del Consiglio francese del Culto musulmano, hanno dunque lanciato un appello perché la Nazione non dimentichi che “la libertà si mette in pericolo se dimentica il principio della fraternità e il rispetto dell’uguale dignità”. In particolare, nell’appello viene ricordato che “la Repubblica francese ha come sua divisa: la libertà, l’uguaglianza, la fraternità”. E, “noi difendiamo la libertà e, in particolare sosteniamo la libertà di espressione nel rispetto della legge”.

(©L’Osservatore Romano 22 settembre 2012)