Il segretario Cei Galantino in udienza dal Papa

 

Oggi, giovedì 27 marzo, al termine del Consiglio permanente, il segretario generale della Cei Nunzio Galantino è stato ricevuto in udienza dal Papa, all’indomani della conferma nell’incarico per i prossimi cinque anni.

Galantino si è rivolto con affetto ai fedeli della sua diocesi, Cassano all’Jonio, dal suo account Facebook, scrivendo con grande semplicità «Io resto il vostro vescovo».

Segretario Cei per i prossimi 5 anni
Segretario generale della Cei per i prossimi cinque anni. Monsignor Nunzio Galantino ha ricevuto dal Papa quella che può considerarsi una piena investitura nell’incarico che Francesco gli aveva conferito già lo scorso 28 dicembre, ma ad interim. La decisione papale giunge significativamente nel corso di una sessione del Consiglio permanente della Cei (quella primaverile che si è chiusa ieri sera a Roma) e dunque conferma la piena sintonia tra il Pontefice e l’episcopato italiano. Piena sintonia del resto evidenziata anche dalla lettera del comunicato stampa del parlamentino della Cei, che pubblichiamo qui integralmente e che sottolinea come papa Francesco abbia proceduto alla nomina «dopo avere accolto la proposta della presidenza della Conferenza episcopale italiana condivisa con il Consiglio». Il presule, comunque, per il momento resterà contemporaneamente vescovo di Cassano all’Jonio, come è accaduto negli ultimi tre mesi.

«Ho ringraziato il Papa, il cardinale presidente e l’intero Consiglio – ha detto ieri Galantino adAvvenire – per la fiducia che mi hanno dimostrato e cercherò di svolgere il mio compito mettendo al centro di tutto l’attenzione alle relazioni autentiche e leali, perché attraverso di esse possano transitare i valori che edificano le nostre comunità». Il segretario generale, nel ribadire «il ruolo di servizio e di supporto alle Chiese locali che è proprio della Cei», ha anche rimarcato «la necessità di approfondire sempre più tali relazioni con i vescovi diocesani e tra gli uffici nazionali e le realtà diocesane». «Questo sarà – ha sottolineato – il mio principale impegno. E so di poter fare affidamento anche e soprattutto sul clima di grande collaborazione e di reciproca fiducia che si è venuto instaurando in questi primi tre mesi con il cardinale Bagnasco». Le parole del vescovo suonano perciò come una piena conferma di quanto afferma il comunicato diffuso ieri: «Come ci ricordava Papa Francesco non siamo espressione di una struttura o di una necessità organizzativa: intendiamo, piuttosto, esprimere una fraterna sollecitudine che incrementi il bene comune delle nostre Chiese, partecipi della stessa fede e della comune missione».

Quanto alle priorità della Cei, Galantino ha messo in evidenza la volontà manifestata anche nel Consiglio permanente conclusosi ieri di «sintonizzarsi in tutto e per tutto con il magistero e l’opera di papa Francesco». «Noi vescovi italiani – ha spiegato – siamo coloro che sul territorio devono accogliere, condividere ed esplicitare con i comportamenti e con le parole ciò che il Santo Padre ci sta dicendo». Questo comporta, sul piano dei contenuti, «una testimonianza credibile e gioiosa del Vangelo» e sul piano delle attenzioni, «un rinnovato impegno a favore delle famiglie e dei giovani», due campi in cui la Chiesa e il Paese devono investire molto in ordine al futuro. «Per parte nostra – ha ricordato il segretario generale della Cei – dobbiamo essere attenti alle povertà anche relazionali che spesso si affiancano e sono causa di quelle economiche di molte famiglie. E dobbiamo lasciarci interpellare dai giovani, che mostrano verso la Chiesa un interesse e un’aspettativa da non deludere. Nessuno, infatti, ci perdonerà se frustreremo le loro speranze e non sapremo sostenerli nella realizzazione del loro (che è anche nostro) avvenire». «Il Vangelo – ha concluso Galantino – è una straordinaria fonte di energia. Utilizziamola».

 

Mimmo Muolo