Il Santo del giorno 7 Ottobre 2012: Madonna del Rosario. Preghiera in famiglia

Il rosario si recita facendo scorrere tra le dita una corona di cinquanta grani, recitando delle “Ave Maria” e meditando i misteri della vita di Cristo. È stato anche definito «il breviario del popolo», perché – recitato in famiglia nelle ore serali – è stato a lungo una specie di liturgia domestica, simile a quella celebrata nei cori monastici. Eccone una bella testimonianza sul valore pedagogico di questa “preghiera in famiglia”: «Mi rimane scolpita nella memoria la posizione che prendeva mio padre. Egli tornava stanco dal lavoro dei campi con un grande fascio di legna sulle spalle. Dopo cena s’inginocchiava per terra, appoggiava i gomiti su una sedia e la testa tra le mani, senza guardarci, senza fare un movimento, né dare il minimo segno d’impazienza. E io pensavo: “Mio padre che è così forte, che governa la casa, che sa guidare i buoi, che non si piega davanti al sindaco… mio padre davanti a Dio diventa come un bambino. Come cambia aspetto quando si mette a parlare con Lui. Dev’essere molto grande Dio se mio padre gli s’inginocchia davanti! Ma dev’essere anche molto buono, se si può parlargli senza cambiarsi il vestito!”. Al contrario, non vidi mai mia madre inginocchiarsi. Era troppo stanca la sera per farlo. Si sedeva in mezzo a noi, tenendo in braccio il più piccolo. Ci guardava, ma non diceva niente. Non fiatava nemmeno se i più piccoli la molestavano, nemmeno se infuriava la tempesta sulla casa o il gatto combinava qualche malanno. Ed io pensavo: “Dev’essere molto semplice Dio, se gli si può parlare tenendo un bambino in braccio e vestendo il grembiule. E dev’essere anche una persona molto importante, se mia madre quando gli parla non fa caso né al gatto né al temporale!”» (père Aimé Duval).
Altri santi. Giustina di Padova, martire (III-IV sec.); Marco I, Papa (IV sec.).
Letture. «I due saranno un’unica carne» (Gen 2,18-24); «Beato l’uomo che cammina nelle vie del Signore» (Sal 127/128); «Gesù non si vergogna di chiamarci fratelli» (Eb 2,9-11); «L’uomo non divida ciò che Dio ha unito» (Mc 10,2-16).
Ambrosiano. Isaia 45,20-24a; Salmo 64; Efesini 2,5c-13; Matteo 20,1-16.

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