Il rosario dei bambini per la pace Domenica 18 ottobre

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«Mai come adesso, in un momento contrassegnato da un’emergenza sanitaria planetaria da coronavirus questa iniziativa assume un valore particolare. Tutti noi abbiamo bisogno di pace e di amore e per questa ragione ci rivolgiamo a Gesù Cristo e alla Vergine Maria con la preghiera»: è quanto ha dichiarato al nostro giornale  Alessandro Monteduro, direttore della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) sull’iniziativa di preghiera del Rosario di domenica 18 ottobre che, la  fondazione di diritto pontificio accompagnerà  con uno straordinario stanziamento, frutto delle donazioni di numerosi benefattori, per finanziare progetti per l’infanzia cristiana in tutto il mondo. «E poiché domenica le scuole saranno chiuse  — aggiunge Monteduro — abbiamo chiesto di sviluppare questo momento di preghiera  anche il lunedì mattina per coinvolgere tutti, soprattutto i più piccoli».

La crescita nella fede dei bambini nelle terre in cui la Chiesa cattolica è più provata è sempre stata una priorità per la fondazione che, nel corso degli anni, ha diffuso 51 milioni di Bibbie del Fanciullo tradotte  in 191 lingue e idiomi locali, e nel 2019 ha sostenuto l’attività di 24.428 catechisti e la costruzione di 250 centri per la catechesi. In alcuni Paesi  essere  bambini cristiani significa avere meno possibilità degli altri, significa essere discriminati a scuola, essere emarginati. Eppure questi stessi bambini, costretti a pagare un alto prezzo per una religione che in molti casi hanno appena imparato a conoscere, non smettono di insegnare, persino agli adulti, come vivere coraggiosamente la fede. A sostenerli provvede, tra i numerosi organismi caritativi cattolici, anche  Aiuto alla Chiesa che soffre che in Malawi, per esempio, ha già distribuito 10.000 copie del Catechismo per giovani Youcat ; in Senegal sono stati diffusi 60.800 opuscoli Noi bambini preghiamo il Rosario ; mentre in Uganda è stato finanziato l’acquisto di 15 biciclette per l’attività pastorale dei catechisti di Kangulumira. Rimanendo in Africa, in Burkina Faso, nella diocesi di Ouahigouya, vengono sostenuti diversi programmi radiofonici per i bambini sfollati interni e forniti aiuti al fine di acquistare radio e chiavette Usb contenenti registrazione di lezioni. Sempre in Burkina Faso, nella diocesi di Tenkodogo, Acs sostiene l’apostolato, le celebrazioni eucaristiche e la recita del Rosario attraverso le emittenti radiofoniche locali per nutrire la fede dei più piccoli nonostante il distanziamento sociale richiesto dalla pandemia.

In America Latina, in particolare in Uruguay, sono stati diffusi 3.000 opuscoli Noi bambini preghiamo il Rosario ; in Suriname, nella diocesi di Paramaribo, sono state distribuite 5.115 copie della Bibbia Dio parla ai Suoi figli  destinate agli alunni delle scuole primarie cattoliche; in Venezuela, nella diocesi di Caracas, sono stati distribuiti 800 libri di preghiere Youcat , 1.306 Bibbie per la gioventù e 5.000 Bibbie del Fanciullo. Sempre in America Latina, in Bolivia, a Carabuco, viene ristrutturata la sede delle Figlie di Maria Aiuto dei cristiani, dedite alla cura dell’infanzia; mentre in Perú, nella diocesi di San José de Amazonas, è stata rinnovata la casa delle Sorelle Serve di Gesù del Santo Sacramento, dedite alla cura dell’infanzia; in Nicaragua, nella diocesi di Esteli, viene sostenuta la formazione dell’Asociation Albertinianas de la Realeza de Cristo, finalizzata all’evangelizzazione dei fanciulli.

In Europa Orientale, in particolare in Lettonia, nella diocesi di Riga, la fondazione è corsa in aiuto per la ricostruzione delle aule di catechesi per il centro diurno per bambini disabili; in Kazakistan, diocesi di Almaty, viene sostenuta l’attività dell’orfanotrofio di Kapshagay; mentre in Ucraina sono stati realizzati progetti per l’integrazione di bambini vittime della guerra  e nella diocesi russa di Novosibirsk vengono forniti aiuti a 68 suore dedite alla cura dei fanciulli.

Inoltre, in Medio oriente, in Siria, è stato finanziato l’acquisto di un’automobile per le suore di Gesù e Maria che si prendono cura dei bambini disabili nel territorio di Damasco e vengono forniti aiuti al centro Le Sénevé di Homs, anch’esso a servizio dell’infanzia con disabilità; in Iraq, invece, sono stati riedificati la scuola materna domenicana e il convento delle suore domenicane di San Giuseppe a Batnaya.

Infine, in Asia, nell’arcidiocesi indiana di Calcutta, Acs finanzia la formazione catechistica dei più piccoli; in Pakistan organizza corsi per la formazione di ministranti nella diocesi di Faisalabad e, con la stessa finalità, viene supportato un programma di formazione nella diocesi di Islamabad-Rawalpindi.

di Francesco Ricupero

Osservatore