Il premio. A Kazuo Ishiguro il Nobel della letteratura 2017

Ha accolto la notizia con sorpresa pensando fosse una frottola. Invece il Premio Nobel 2017 per la letteratura è proprio lui: Kazuo Ishiguro, 62 anni, nato in Giappone, a Nagasaki, ma trasferitosi in Inghilterra con la famiglia a cinque anni. «Per me è un grande onore ricevere il Nobel» ha commentato incredulo apprendendo la notizia del riconoscimento assegnatogli perché nei suoi «romanzi di grande forza emotiva ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo»

È l’autore di romanzi come Quel che resta del giorno che gli valse il Booker Prize e da cui è tratto il film di James Ivory con Anthony Hopkins e Emma Thompson. È suo anche Non lasciarmi del 2005 che ha ispirato ancora un film con la regia di Mark Romanek con Carey Mulligan, Andrew Garfield e Keira Knightley. Dal romanzo struggente a un thriller altrettanto di impatto che fa riflettere. La storia è quella surreale del college-lager inglese , dove i ragazzi sono educati fin da bambini per essere “cloni”, utili a donare in futuro organi per debellare le malattie dell’umanità. Ma dietro la pellicola di taglio “fantascientifico” si nasconde la preoccupazione molto attuale per una scienza apparentemente “caritatevole” che diventa responsabile delle peggiori violazioni nei confronti della natura umana. Un’opera che costringe a meditare sulle domande fondamentali del cuore, come il senso e il destino dell’esistenza.

Dopo l’uscita di Non lasciarmi sono seguiti per Ishiguro dieci anni di silenzio, fino all’atteso ritorno nel 2015 con Il gigante sepolto, pubblicato da Einaudi come gli altri suoi libri, una storia di memoria e oblio e del loro difficile rapporto, ambientata nella Britannia del V secolo, immersa in una dimensione fantastica dove troviamo Re Artù, Beowulf, Tolkien. Oggi Ishiguro torna alla ribalta con il Nobel: «Il mondo – ha commentato – si trova in un momento di grande incertezza, perciò spero che i premi Nobel possano rappresentare una forza positiva. Sarei profondamente commosso se in qualche modo riuscissi a contribuire»