Sulle orme di John Henry Newman per parlare «da cuore a cuore » (come recita il tema scelto dagli organizzatori) all’intera società britannica. È questo, in sintesi, lo spirito del viaggio che il Papa effettuerà dal 16 al 19 settembre nel Regno Unito e del quale ieri è stato diffuso il programma completo. Programma fitto di impegni che porterà Benedetto XVI a pronunciare 13 discorsi in quattro città: Edimburgo, Glasgow, Londra e Birmingham. Nella capitale scozzese, il giorno dell’arrivo, il Pontefice incontrerà la regina Elisabetta II, mentre a Londra, sabato 18 settembre, vedrà il premier David Cameron, il vice premier Nick Clegg e anche i leader dell’opposizione. Intenso soprattutto il primo giorno di visita, giovedì 16, poiché dopo l’accoglienza a Edimburgo in mattinata, la visita di cortesia alla regina nel Palazzo reale di Holyroodhouse, il Papa si trasferirà a Glasgow, dove alle 17.15 presiederà una Messa, prima di volare la sera stessa a Londra. Nella capitale britannica, venerdì 17, sono previsti l’incontro con il mondo dell’educazione cattolica, quello con i leader di altre religioni, la visita di cortesia all’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, l’incontro con esponenti della società civile, del mondo accademico, culturale e imprenditoriale, con il corpo diplomatico e con leader religiosi nel Westminster Hall e, infine, alle 18.15, una celebrazione ecumenica nella Westminster Abbey. Nella mattinata di sabato 18 gli incontri con i leader del governo e dell’opposizione nel Palazzo arcivescovile, subito prima della messa alle 10 nella Cattedrale del Preziosissimo Sangue. Quindi, nel pomeriggio, la visita alla casa di riposo St. Peter’s Residence e la grande veglia di preghiera ad Hyde Park. Domenica 19, Benedetto XVI si trasferirà a Birmingham dove alle 10 presiederà nel Cofton Park la Messa di beatificazione del cardinale John Henry Newman e di seguito reciterà l’Angelus. Dopo l’incontro con i vescovi di Inghilterra, Galles e Scozia e la cerimonia di congedo, il Papa tornerà a Roma in serata. «Ci auguriamo che questo viaggio – ha detto alla Radio Vaticana il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi – sia una manifestazione della bellezza, della positività del servizio del Santo Padre e della Chiesa nella società di oggi. Una società moderna, pluralistica, diciamo pure secolarizzata, che non dimentichi ma che anzi sappia apprezzare in modo nuovo il contributo positivo che la fede offre». Il portavoce ha anche smentito che si debba pagare un biglietto individuale per la partecipazione alle cerimonie papali. Si tratta invece di «un “contributo”» richiesto per ragioni organizzative «ad ogni gruppo che si organizza per partecipare. Come poi questo contributo venga distribuito tra le persone che partecipano, ciò dipende dalla parrocchia o dalla diocesi che ha organizzato questi gruppi».
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