Il Papa a Greccio: «Cercate la stella»

Visita a sorpresa di Papa Francesco a Greccio. Nel primo pomeriggio è arrivato in auto, senza alcun preavviso pubblico, nel santuario francescano di Greccio, in provincia di Rieti. L’unico a sapere in anticipo del sua arrivo il Vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili. Anche il padre guardiano del santuario reatino non ne sapeva nulla, ed è stato colto di sorpresa. Una bella sorpresa. Bergoglio, poco dopo l’arrivo, è andato pregare nella cappella interna al Santuario.

Il motivo della visita che viene definito in Vaticano come una “preghiera personale”. Bergoglio ha salutato oltre cento giovani che stavano partecipando ad un incontro e ha visitato anche il presepe. Poi il ritorno a Roma sempre con la stessa auto, la “sua” Ford Focus.
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(Osservatore Romano)

Greccio è legato in modo indissolubile alla vita di san Francesco. Gli ultimi anni della vita di Francesco sono dolorosi; malattia e situazione del suo Ordine lo forgiano. Sono anche gli anni in cui un’intima gioia, un senso di pienezza che tutto pervade, sembra impadronirsi di lui.
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(Osservatore Romano)

Di questi sentimenti è testimone il singolare Natale nella montagna, che Francesco vuole celebrare a Greccio – luogo a lui tanto caro – il 25 dicembre 1223. A Giovanni Velita, signore di Greccio, Fran­cesco disse: “Ecco vorrei che in qualche grotta della montagna che possiedi facessi collocare una mangiatoia con il fieno e vi conducessi un bue e un asinello così come erano a Betlemme. La notte di Natale verrò lassù e, tutti insieme, pregheremo nella grotta”.
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(Osservatore Romano)
Giunge la notte di Natale: nella grotta tutto è pronto. Il presepe e un piccolo altare. Era come se Betlemme, quell’anno, si fosse portato sulla cima della montagna di Greccio. Il sacerdote dà inizio alla Mes­sa di Natale. Francesco canta il Van­gelo. Il culmine della celebrazione: Francesco prende tra le braccia quel bambino posto sul fieno il quale, per la fede di Francesco, sembra prendere vita e rinascere nel cuore dei presenti.
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(Osservatore Romano)
Fu questo il primo presepe vivente della storia. Da allora, la tradizione si diffuse nel resto d’Italia e negli altri Paesi cristiani. Oggi, i presepi viventi sono organizzati pressoché in tutto il mondo occidentale cristiano, non solo cattolico, ma anche da parte di fedeli di altre Chiese.

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(Osservatore Romano)
A Greccio Papa Francesco ha anche incontrato oltre cento giovani, qui riuniti per un meeting. Un momento di festa. Francesco si è intrattenuto con loro e ha tenuto un breve discorso (vedi link in alto a sinistra).
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(Diocesi di Rieti)
«Una visita del tutto inaspettata, una bellissima sorpresa, non sapevamo nulla». Così Alfredo Silvestri, padre guardiano del santuario di Greccio, descrive all’agenzia Sir la visita privata di papa Francesco a Greccio, una notizia che sta facendo il giro del mondo suscitando ovunque gioia ed emozione. Il religioso francescano racconta di essere stato chiamato all’improvviso da un confratello mentre si trovava nelle vicinanze con alcuni amici. «Il Pontefice è arrivato al santuario intorno alle 15.20 – racconta –. Il giorno prima il santuario era pieno, quando è arrivato il Santo Padre c’erano pochissime persone. Abbiamo aperto il cancelletto del santuario per farlo entrare nella grotta scavata nella roccia in cui San Francesco ha allestito il primo presepe». Quindi Francesco si è raccolto in preghiera silenziosa. «Entrato in chiesa – continua padre Alfredo – il Papa si è fatto il segno della croce e ha baciato, commosso, l’altare sul quale celebriamo tutte le mattine alle 8». Prima di andarsene ha salutato i presenti e una settantina di giovani entusiasti e increduli che stavano partecipando al meeting diocesano dei giovani (www.facebook.com/Giovani.Rieti/?fref=ts ), chiedendo di pregare per lui. «È stata una grandissima gioia. Stiamo concludendo le feste con tanta grazia di Dio», conclude.
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(Diocesi di Rieti)
E sul registro dei visitatori a Greccio è rimasta anche la firma di Papa Francesco
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(Diocesi di Rieti)