Il ‘Natale che non c’è’ per terremotati

Sembrano villaggi di Natale le strutture litoranee di Porto Sant’Elpidio che ospitano i terremotati, ma l’atmosfera che si respira non è quella, e la ferita di aver perso un pezzo di vita nel terremoto con le feste alle porte si fa più profonda. “Ci sforziamo di creare un clima familiare e accogliente – dice Daniele Gatti, direttore del Camping Holiday che ospita l’hub dell’emergenza e il maggior numero di terremotati -, anche grazie alla disponibilità di molti volontari”. Sono più di 500 gli sfollati, fra cui 30 ragazzi tra i 6 e i 14 anni. Numerose iniziative sono animate dalle associazioni di volontariato, spiega il parroco don Andrea, ”anche se loro, i terremotati, tanta voglia di far festa non ce l’hanno, ed è comprensibile”. A Natale la messa sarà celebrata all’interno del camping dal vescovo di Fermo, mons. Luigi Conti. Preparativi in corso anche per il pranzo: alle Mimose (240 ospiti) nel menù anche specialità delle terre d’origine, cucinate dagli stessi terremotati.

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