Il logo diocesano dell’Anno della fede

Un adesivo calpestabile sarà apposto sulle sogle di tutte le chiese parrocchiali
Dati tecnici per la collocazione del logo dell’Anno della fede
L’adesivo è progettato per essere incollato a pavimento. Ai fini della perfetta aderenza (e quindi durata) del logo la superficie (pietra, laterizio, asfalto, cemento) deve essere stata previamente ben spolverata, lavata e asciugata. L’adesivo andrà attaccato partendo dal centro ed esercitando una adeguata pressione in particolare sui bordi. È consigliabile fare l’operazione in due persone, in giornate non fredde e non piovose. La superficie plastica è antiscivolo e certificata a norma di legge per l’uso. Per eventuali consigli è possibile contattare: Madioprint 339 3137320.
Il logo diocesano dell'Anno della fede
Il logo diocesano dell’Anno della fede
L’azzurro. Il rosso. L’acqua. Il fuoco. Pochi elementi sono così evocativi, rinviando a un ventaglio di immagini bibliche: dallo Spirito di Dio che aleggia sull’oceano primordiale; al passaggio pasquale degli ebrei attraverso il Mar Rosso guidati da una colonna di fuoco; alle rive battesimali del Giordano; al costato aperto di Cristo crocifisso, dal quale, come da sorgente, sgorgano acqua e sangue.
Segno, a un tempo, di morte e di vita, acqua e fuoco rinviano al Battesimo, porta della fede, ma anche al fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra (cfr Lc 12,49).
Elementi per tanti versi “opposti”, essi quasi alludono alla distanza tra Cielo e terra, tra Dio e l’uomo: distanza superata, anzi annullata da quando l’Eterno si è rivestito del limite del tempo e ha parlato all’uomo, ad ogni uomo, con parole di Uomo (cfr Eb 1, 1). È questo il “lieto messaggio” (= εὐαγγέλιον, Vangelo) che fa nascere la fede nel cuore e nella mente di coloro che ascoltano l’annuncio della salvezza.
Ecco le istanze che hanno guidato la mano dell’artista reggiano Lorenzo Criscuoli, autore del logo diocesano per l’Anno della Fede.
 
Tale segno grafico, posto all’ingresso delle chiese parrocchiali, vorrebbe essere memoria e invito. La parola EFFATÀ (“Apriti”), che accompagna il logo, è tratta dal Vangelo di Marco (7,31-37), in cui è narrato il miracolo che Gesù compie dando l’udito e la parola a un sordomuto. Essa è invito ad aprire ancora oggi la porta del nostro cuore per accogliere il messaggio che viene da Dio attraverso la mediazione della Chiesa. Ma è anche invito ad aprire le nostre labbra in un canto di gratitudine a Dio che si fa conoscere, rivelandoci il suo Amore.