Il caso. Emanuela Orlandi, il Vaticano dispone l’apertura di due tombe

Il Cimitero Teutonico in Vaticano (foto da Wikipedia commons)

Avvenire

L’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha disposto l’apertura di due tombe presenti presso il Cimitero Teutonico. «La decisione – spiega Alessandro Gisotti, direttore della sala stampa vaticana – si inserisce nell’ambito di uno dei fascicoli aperti a seguito di una denuncia della famiglia di Emanuela Orlandi che, come noto, nei mesi scorsi ha, tra l’altro, segnalato il possibile occultamento del suo cadavere nel piccolo Cimitero ubicato all’interno del territorio dello Stato vaticano».

Le operazioni di apertura delle due tombe in Vaticano, al Cimitero Teutonico, si svolgeranno il prossimo 11 luglio, alla presenza dei legali delle parti, oltre che dei familiari di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983, e dei parenti delle persone seppellite nelle tombe interessate. Lo riferisce Gisotti spiegando che ci sarà l’ausilio tecnico del professor Giovanni Arcudi, del Comandante della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani, e di personale della Gendarmeria.

«Il provvedimento giudiziario prevede una complessa organizzazione di uomini e mezzi», spiega Gisotti, in quanto «sono coinvolti operai della Fabbrica di San Pietro e personale del Cos, il Centro Operativo di Sicurezza della Gendarmeria Vaticana, per le operazioni di demolizione e ripristino delle lastre lapidee e per la documentazione delle operazioni».

La legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, ha ringraziato la Santa Sede, e in particolare il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin, per la decisione. Pietro Orlandi, fratello di Emanuela scomparsa 36 anni fa, ha detto: «Sono contento, finalmente una decisione su nostra istanza. Grazia al Vaticano per l’attenzione e la volontà di fare chiarezza».

«La decisione – ha spiegato Gisotti – giunge dopo una fase di indagini nel corso della quale l’Ufficio del Promotore, con l’ausilio del Corpo della Gendarmeria, ha svolto approfondimenti tesi a ricostruire le principali tappe giudiziarie di questo lungo doloroso e complesso caso. Va ricordato che per ragioni di carattere giuridico l’autorità inquirente vaticana non ha giurisdizione per svolgere indagini sulla scomparsa, avvenuta in Italia, di Emanuela Orlandi; indagini che peraltro sono state condotte dagli inquirenti italiani – sin dalle prime fasi, con scrupolo e rigore professionale. Pertanto, l’iniziativa vaticana riguarda soltanto l’accertamento della eventuale sepoltura del corpo di Emanuela Orlandi nel territorio dello Stato vaticano».