“La misericordia deve essere fatta sentire alle persone che vivono situazioni difficili, perchè non si sentano escluse, rifiutate, emarginate, ma sappiano che assolutamente sono parte viva della comunità cristiana e possono dedicarsi a servizi come quello della carità al pari di chiunque”. Lo ha affermato il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, commentando alla Radio Vaticana quanto è stato proposto al Sinodo circa la pastorale per i divorziati risposati.
Al Sinodo “ancora una volta è stata messa in evidenza la centralità della parrocchia”.
Al Sinodo “ancora una volta è stata messa in evidenza la centralità della parrocchia”. “Questa – ha sottolineato alla Radio Vaticana il presidente della Cei, Angelo Bagnasco – è una grande esperienza che viene dalla storia dell’Italia, ma che in tutto il mondo è stata apprezzata e confermata: la pastorale parrocchiale dev’essere sempre più, diventare sempre più la pastorale integrata con tutti i nuovi movimenti, le nuove comunità, le associazioni, perché la parrocchia, pur nella sua necessità assoluta, non è più autosufficiente”.”I cattolici nella vita politica devono essere sempre più coerenti con la propria fede e più formati, perché non basta la buona volontà per il servizio pubblico; e poi devono essere più numerosi”. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, in un’intervista alla Radio Vaticana. Quanto affermato sul tema al Sinodo, con l’affermazione che è doveroso per i cattolici dare il loro apporto alla società civile, per il porporato “non è soltanto un ripensamento, ma innanzitutto è una conferma della presenza”.
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