Il Battesimo, la porta della fede

«Sacramento della rigenerazione cristiana mediante l’acqua e la Parola», il battesimo costituisce «il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito (vitae spiritualis ianua) e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione» (Catechismo, 1213).
In quanto «lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» (Tt 3,5), il battesimo «significa e realizza quella nascita dall’acqua e dallo Spirito senza la quale nessuno “può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5)» (Catechismo, 1215). È l’inizio del cammino della fede, come sottolinea Benedetto XVI nel documento programmatico dell’Anno della fede. «La “porta della fede” (cfr At 14,27) che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa è sempre aperta per noi». Se la si oltrepassa, «la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma. Attraversare quella porta comporta immettersi in un cammino che dura tutta la vita. Esso inizia con il Battesimo (cf Rm 6, 4), mediante il quale possiamo chiamare Dio con il nome di Padre, e si conclude con il passaggio attraverso la morte alla vita eterna, frutto della risurrezione del Signore Gesù» (Porta fidei, 1). È un cammino di liberazione e di crescita da vivere con la fiducia dei figli, lasciandosi guidare dallo Spirito che con il battesimo fa del nostro cuore e della nostra coscienza la sua “casa”. È quanto Paolo ricorda con forza scrivendo ai cristiani di Roma: «Quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: “Abbà! Padre!”. Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria» (Rm 8, 14-17). È una pagina che non dovremmo stancarci di approfondire, volendo comprendere e soprattutto vivere il dono del nostro battesimo.

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