“L’Associazione cattolica esercenti cinema, rappresenta le Sale della Comunità, dove gli spettacoli del Festival ‘I Teatri del Sacro’, una volta andati in scena ad Ascoli Piceno, verranno riproposti durante l’anno”. Lo ha detto Francesco Giraldo, segretario generale Acec, intervenendo alla presentazione della rassegna biennale “I Teatri del Sacro”, dedicata ai temi della spiritualità e della tradizione religiosa, che si terrà dal 19 al 23 luglio ad Ascoli Piceno. L’iniziativa è organizzata da Federgat in collaborazione con Acec, Fondazione Comunicazione e Cultura e l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, con il sostegno del Mibac. Per l’edizione 2019, che ha come tema le Opere di Misericordia, sono state selezionate due categorie di spettacoli, per un totale di 10, a ingresso libero: Progetti teatrali di qualità e di innovazione di artisti e compagnie under 35, destinati per la prima volta alla scena; e produzioni già realizzate. “L’idea di fondo – ha proseguito Giraldo – fin dalla prima edizione, è sempre stata quella di entrare in dialogo con i non credenti perché siamo convinti che in ognuno di noi ci sia, una parte che ha dei dubbi, che si interroga. E questo è un bene perché altrimenti la fede diventerebbe pura ideologia”.
In questo senso, secondo Giraldo, “il teatro come il cinema, si rivelano uno strumento in grado di farci entrare in dialogo sincero con la contemporaneità”. “Che è una delle sfide che si pone non solo la Sala della Comunità ma tutta la Chiesa. Noi siamo convinti che Dio vada trovato all’interno della realtà con modalità nuove, innovative, che queste forme di arte investigano in modo concreto”, ha concluso.
Alla conferenza ha partecipato anche Giorgio Testa, de “La casa dello spettatore”, da sempre partner del Festival, un luogo accogliente dove il pubblico può ritrovarsi nella sua identità di spettatore, “ossia di protagonista ineludibile, troppo spesso ignorato, dello spettacolo”.
agensir