I media dedicano molta attenzione ai gesti di Papa Francesco

I media dedicano molta attenzione ai gesti di Papa Francesco, che abbraccia poveri, ammalati, sfigurati e senza fissa dimora. Meno spazio riservano alla sua convinzione che la crescita del numero degli esclusi, degli emarginati e dei dimenticati sia strettamente collegata alle conseguenze disastrose di un’economia e di un mondo degli affari sempre più slegati dall’etica. Lo ha sottolineato il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, intervenendo lunedì 1° dicembre a Bratislava a un incontro per la pubblicazione in slovacco del vademecum «La vocazione del leader d’impresa» edito dal dicastero.

Citando l’esortazione apostolica Evangelii gaudium, il porporato ha spiegato che nella visione di Papa Bergoglio «la dignità di ogni persona e il bene comune», anziché «strutturare la politica economica», a volte «sembrano appendici aggiunte dall’esterno». Per questo «dà fastidio che si parli di etica, di solidarietà, di distribuzione dei beni, di difesa dei posti di lavoro, di dignità dei deboli, di un Dio che esige un impegno per la giustizia». Eppure, ha aggiunto, «la vocazione di un imprenditore è un nobile lavoro», sempre che questi decida di «servire davvero il bene comune, con il suo sforzo di moltiplicare e rendere più accessibili per tutti i beni di questo mondo».

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