«Guerra!». Alla guerra? No! A Chiesa e Papa

«La guerra è sempre una follia»: questa ieri la grande apertura de “L’Osservatore”. Nel giorno del 50° anniversario del passaggio a vita eterna di Giovanni XXIII, è l’eco del suo rifiuto della guerra nella “Pacem in Terris”(1963): «Nella nostra epoca, che si vanta della potenza atomica, è estraneo alla ragione pensare che la guerra possa essere strumento adatto a risarcire i diritti violati». Ma perché su quella prima pagina proprio questa parola e proprio in questo giorno? Anche dovere di cronaca pura: papa Francesco domenica mattina per due volte ha rinnovato questo messaggio, addirittura rafforzandolo così: «La guerra è una pazzia. È il suicidio dell’umanità. È un atto di fede nei soldi, che per i potenti della terra sono più importanti delle persone». Parole forti, ma anche scomode. Ecco: qui ieri (p. 3) la notizia completa: «La guerra è una pazzia, il suicidio dell’umanità». E gli altri giornali? Ben poco. Certo: il tema è proprio scomodo per tanti centri di potere economico e finanziario. Senza andare lontano c’è la faccenda scottante degli F35, costosissimi e forse inutili: difficile, vero, chiamarli “strumenti di pace”? Dunque niente, o quasi, con qualche limitata eccezione. Sulla “Stampa” un richiamo in prima e un breve articolo a p. 15. Ti aspetteresti per esempio un’eco su “Unità”, “Manifesto” ed “Europa”? Niente… Singolare poi la posizione del “Fatto”. In prima nell’editoriale un piccolo accenno al tema «guerre e nuove schiavitù», ma al solo scopo di tornare a polemizzare. E dove? Lo supponevamo: sull’Imu: «Quelli che non pagano mai»! E il tema torna all’interno, due articoli a p. 3, confusionari e disinformanti apposta e uno a p. 18, «Giovanni XXIII, papa buono, ma non per tutti». Qui Maurizio Chierici informa i lettori che questa Chiesa, in questi 50 anni, avrebbe tradito la memoria di Angelo Giuseppe Roncalli. Vista la fonte, chi l’avrebbe mai detto?

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