Gruppo Albania… resoconto mese di Maggio

Ç’kemi.

Mese di maggio, mese di Maria, mese delle rose. Mons. Luciano diceva che nessuna rosa diventa rosa senza oltrepassare le spine.

È nato al cielo il 22 maggio, giorno della Santa Trinità in cui San Paolo scrive “… ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. ”

È stato un mese di speranza in cui tutta la diocesi e non solo, si è riunita a pregare il rosario, tutte le sere,  davanti alla statua di Maria, sotto la finestra del Vescovo, chiedendo il miracolo della guarigione. Il miracolo a noi non sembra esserci stato, ma c’è stato…per lui che è salito al Padre, che è arrivato a Casa.

Come già detto, fin dall’inizio del mese ci siamo trovati, all’inizio in pochissimi e poi sempre di

più, a pregare la Madonna.

Il 2 c’è stato l’incontro dei giovani a Krajen dove un ampio salone ci ha accolti per continuare ad ascoltare e parlare del tema delle beatitudini. All’inizio le catechesi di Padre Prela e sr. Arta poi lavori di gruppo e infine condivisione e visione della testimonianza di un giovane ragazzo albanese, davanti al Santo Padre, arrivato in Italia come clandestino che ha scelto di diventare sacerdote. Nello stesso periodo a Gomsiqe Jakaj iniziano grandi lavori di costruzione di varie dighe per impedire ai detriti del fiume di riempire il lago. Ruspe e uomini del villaggio e non lavorano sodo e noi speriamo che non riempiano di cemento fino all’inverosimile.

Il 3 festa della Santa Croce a Korthpul a cui partecipa molta gente. Durante la settimana continuano la messa al lago, il catechismo nei villaggi e il lavoro con le donne guidato da Vilma.

Dopo il week-end di celebrazioni Laura va per qualche giorno a riposare a Nenshat dai padri carmelitani. Nel frattempo a casa tutto procede. Don Stefano va a far visita agli amici di Barbollush incontrando Dava e Mimosa tornate per visitare i genitori e la zia. Il mercoledì invece insieme a Vilma vanno a Scutari per condividere con l’Operazione Colomba il lavoro svolto con Klavisti.

Giovedì, dopo la Messa al Carmelo, tutti a Scutari: Laura per lezione di albanese con la maestra e il don con Vilma da Giustina, la dottoressa che supervisiona il lavoro con i nostri bimbi speciali. Don Stefano trascorre la notte vegliando vicino a Mons. Luciano, alcune suore infermiere e parenti, infatti in tanti preti hanno fatto i turni per vegliare vicino a Lui

La settimana seguente, dopo le consuete Messe nei villaggi, si è svolta in tranquillità nonostante gli alti e bassi sullo stato di salute del vescovo che ci hanno allarmato.

Il 19 nel pomeriggio l’Operazione Colomba ci ha invitato a partecipare ad un incontro sulla GjakMarrja (vendetta di sangue). Poi all’ARKA per un film sul tema e una tavola rotonda con una delle attrici. Purtroppo non siamo rimasti fino all’ultimo però è stato bello partecipare per conoscere di più questo problema che ci tocca da vicino.

Il 20 Laura con Vilma hanno proseguito il lavoro con le donne, ultimo incontro del mese, mentre il don con Benito ha finito di benedire le famiglie di Korthpul. Pioveva forte alle 11 e così le donne munite dei nostri numerosi impermeabili sono corse sotto la pioggia per tornare a casa e anche noi siamo scappati via per paura di rimanere nuovamente bloccati dalla rottura della strada. E’ stata un’occasione che ci ha permesso, seppur in un contesto di tristezza e dimissione di pranzare insieme ai numerosi parenti del vescovo nella sala della Caritas. Per tutto il mese infatti le suore Dorotee e poi varie altre suore e volontari della diocesi hanno cucinato pranzi e cene. E’ stato anche questo un sacrificio, un’offerta che tutti hanno svolto volentieri per il nostro pastore sofferente e i suoi parenti un po’ sconvolti dal dolore e un po’ spiazzati da chi li ha accolti a braccia aperte.

Nel pomeriggio Laura e il don sono andati a Gjader per salutare una ragazza di Scutari accolta nella casa famiglia di Maria Palma, quindi Messa in cattedrale e poi dopo cena consueto rosario insieme.

Domenica 22 alle 15.30 mentre don Stefano celebra il battesimo di Arditi il nostro Vescovo nasce al cielo. Alle 18.00 Mons. Luciano ha varcato per l’ultima volta la Porta Santa della sua bella cattedrale portato in braccio da i suoi fratelli e da alcuni sacerdoti. Molta gente è venuta per

celebrare la Santa Messa con lui. Per tre giorni è stato circondato, come in vita, da parenti, preti, suore e volontari che non hanno mai smesso di vegliarlo. Non è mai cessata nemmeno la processione di uomini, donne, bambini, politici, contadini, ragazzi, suore, preti, vescovi, consacrati, laici provenienti da tutti i villaggi della montagna, da tutta l’Albania, dal Kosovo e dal Montenegro per salutarlo.

Lunedì 23 appena dopo aver saputo della sua scomparsa, don Carlo Fantini e Antonio Ferretti sono arrivati per condividere, consolare e pregare con noi in questo momento di grande dolore.

Martedì Laura con Vilma e il furgon di Pijetri sono andati a Rinas per accogliere Mons. Adriano Caprioli, don Filippo, sr. Ines, Paola e Titti. Il pomeriggio nonostante la situazione di tristezza le nostre macchine, sotto una strana pioggia, ci hanno nuovamente messo alla prova in un duello di batterie poco resistenti.

Alla sera Santa Messa, poi alle 20 vespro e cena tutti insieme in Casa di Carità. Alla fine in un contesto paraliturgico, come ha voluto definirlo Don Carlo, Mons. Adriano ci ha fatto riflettere sulle sue tre visite qui e sugli incontri particolari che in ognuna di queste ha vissuto. Suor Rita e suor Grazia hanno potuto condividere le riflessioni sulla loro esperienza vissuta a stretto contatto con il Vescovo. La sua decisione nel terminare i lavori alla cattedrale, la sua forte volontà nel costruire la casa della carità, la casa di preghiera dei carmelitani … ecco le tre Mense Eucarestia, Poveri e Parola.

Mercoledì dopo le partecipatissime lodi, la cattedrale è stata chiusa per permettere il saluto delle autorità e la preparazione delle esequie.

Nel cortile esterno è stato istallato un maxi schermo per permettere al popolo di partecipare alla Santa Messa. Fin dal mattino il prato si è cominciato a riempire e il flusso di donne, uomini, suore, bambini, giovani, anziani che hanno voluto ringraziare il Signore per il dono del Vescovo Luciano non è mai smesso. La bara qui non si chiude fino al momento della sepoltura perciò tutti fino all’ultimo abbiamo potuto vederlo. La Messa è stata presieduta dal Vescovo di Scutari, mons. Massafra e concelebrata da undici vescovi e tanti sacerdoti. Tra i presenti rappresentanti delle religioni ortodossa e musulmana, il presidente della Repubblica Albanese. Mons. Doda grande amico del nostro vescovo ha tenuto l’omelia. Al termine della celebrazione anche don Simon ha ringraziato e salutato il Vescovo e tutti i presenti alternato dalla voce del piccolo Pashku che dalla platea raccontava il suo grazie.

Al termine della Messa il Vescovo è stato sepolto in Cattedrale.

Nel pomeriggio don Stefano, insieme a mons. Adriano, don. Filppo, sr.Ines, Paola, Titti è partito per l’Italia.

Laura insieme a Don Carlo e Antonio invece è tornata finalmente a Gomsiqe. I giorni sono trascorsi tra riposo e tanti saluti in giro per Nenshat e Scutari. Sabato Laura è andata a Gomsiqe insieme a Vilma e Benito per un po’ di catechismo e la festa al gruppo dei nuovi battezzati! Benito ha proseguito con il corso di italiano per i grandi e gli altri hanno fatto giochi di gruppo. Dopo la biblioteca tutti a casa.

Laura è tornata in Caritas a dormire e la domenica insieme a Padre Paolo carmelitano, Benito e a Vilma è andata nei villaggi per le Messe.

Lunedì giornata di pulizie e riordino dei pensieri!

Il 31 dopo la Messa al lago con fra Matteo e nove postulanti dall’Italia Laura con Vilma e Benito sono andati a Gomsiqe per la programmazione e l’aggiornamento della biblioteca. Alle 15.30 poi pellegrinaggio a Deja per la conclusione del mese di maggio. Alla processione e poi alla Messa celebrata da don Simon ha partecipato anche Pijetri accompagnato da Krismando e Vilma.

Nella preghiera è terminato questo mese, mons. Luciano ci manca ma crediamo alle parole di Gesù che a Marta risponde: “Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà, chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno.”

Mirupafshim da Gomsiqe

Don Stefano e Laura