Francia verso limiti a pillole contraccettive di terza generazione

La prescrizione di pillole contraccettive di terza generazione in Francia è “eccessiva”, e potrebbe presto essere limitata ad alcune categorie di medici specialisti. Lo ha annunciato il direttore dell’Agenzia nazionale della sicurezza del farmaco transalpina (Ansm), Dominique Maraninchi, precisando che sono in corso discussioni in materia con rappresentanti delle case farmaceutiche, dei sindacati di medici generalisti, ginecologi e ostetriche, e con i responsabili dei servizi di consultori e centri di pianificazione familiare, in preparazione di una riunione formale, prevista per le prossime settimane.
 L’utilizzo di questa pillola, ha spiegato, dovrebbe essere deciso solo “come secondo ricorso”, non come prima scelta, e dopo verifiche adeguate sullo stato di salute della paziente. In Francia si sono infatti riscontrati diversi casi di embolie polmonari, trombosi gravi e addirittura decessi legati all’uso di pillole di terza generazione da parte di pazienti predisposte a rischi coagulatori, nonostante i numerosi avvertimenti lanciati in tal senso dall’Ansm. Il 14 dicembre scorso, inoltre, c’è stata la prima denuncia penale da parte di una delle
pazienti colpite, una ventisettenne rimasta invalida al 65% dopo un ictus, secondo i medici collegato all’uso della pillola, che ha fatto causa alla Bayer, produttrice del farmaco, per ‘messa a rischio involontaria della vita umanà.
Per i prossimi mesi, ha spiegato ancora Maraninchi, l’Agenzia transalpina sta anche studiando la possibilità di “condurre uno studio di farmacoepidemiologia, per misurare l’impatto di queste pillole sulla situazione sanitaria francese globale”, e per decidere se “prendere delle misure più radicali” su prescrizione e uso del medicinale. Alcuni componenti del consiglio d’amministrazione dell’Ansm, tra cui il deputato socialista Gerard Bapt, chiedono infatti provvedimenti che vadano “più lontano”, anche fino a “rimettere in discussione
la presenza sul mercato” di questo tipo di pillole, oggi usate da almeno 1,5 milioni di donne in Francia.

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