Educazione, prima pietra per la scuola di Cavazzoli

Sono stati il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, il vescovo Massimo Camisasca e il parroco don Bruno Zinani a posare, domenica 17 febbraio, la Prima pietra della nuova scuola dell’infanzia di Cavazzoli, in via Rinaldi 50: un’opera, hanno sottolineato, attesa dalle famiglie, frutto della volontà tenace del parroco e della collaborazione fra istituzioni e Chiesa, nata da una consapevolezza, cioè che l’educazione è perno della comunità, e dalla speranza che è rappresentata dai bambini nati in questa zona a nord-ovest della Città.

All’incontro hanno partecipano anche la presidente regionale della Federazione italiana scuole materne (Fism) Mariannina Sciotti, la presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune Claudia Giudici, gli assessori all’Educazione del Comune Iuna Sassi e all’Istruzione della Provincia Ilenia Malavasi, il presidente della Circoscrizione Ovest Fausto Castagnetti, il presidente della Fondazione Manodori Gianni Borghi, le famiglie e i bambini di Cavazzoli, i muratori del cantiere.

La nuova scuola, realizzata in seguito a un accordo immobiliare tra Comune e parrocchia di Ognissanti e servirà una frazione di 1.284 abitanti, è stata progettata dall’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia di Reggio Emilia per ospitare due sezioni di scuola dell’infanzia, con 45 bambini, e una sezione Primavera, con 20 bambini.
L’investimento è di 840.000 euro, dei quali 700.000 euro stanziati dal Comune, 90.000 euro dalla Provincia, 40.000 euro dall’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia e 10.000 euro quale contributo per gli arredi dalla Fondazione Manodori. Il terreno su cui si edifica la scuola è stato messo a disposizione dalla stessa parrocchia.
Il progetto architettonico è stato redatto da Ilaria Martini, architetto dell’Ufficio Tecnico dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia.

Hanno detto
“Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato intensamente perché questo, che possiamo definire ‘sogno della comunità di Cavazzoli’, si avverasse – ha detto il sindaco Graziano Delrio – Con la Fism, che gestirà questa scuola, costruiamo a Reggio un sistema educativo misto di qualità. In questi giorni abbiamo al Centro internazionale Malaguzzi pedagogisti da tutto il mondo per la riunione del network sull’educazione che raccoglie 31 Paesi e con loro abbiamo ricordato che la scommessa, fatta da Reggio anni fa, quando abbiamo proposto alla città di mettere l’educazione al centro, è una scommessa che ha una grande valenza anche politica e comunitaria. Chi costruisce una scuola, costruisce una comunità. Chi investe sulla scuola, investe per il benessere della comunità. E’ una verità talmente forte, che persino il presidente degli Stati Uniti, nel suo importante discorso di tre giorni fa sullo stato dell’Unione, ha ricordato a tutti i decisori politici che ogni dollaro, noi potremmo dire ogni euro, investito in educazione permette di produrne o risparmiarne sette in interventi sociali, in recupero delle persone disagiate, in ricostruzione di legami familiari. Perché, come hanno dimostrato studi scientifici, chi è educato precocemente, chi va a scuola presto, chi studia può riuscire meglio a costruire legami familiari più solidi, a trovare un lavoro di qualità, a provvedere alla propria famiglia”.
“I nostri anziani, tanti qui presenti – ha proseguito Delrio – lo sanno e per questo hanno sempre tenuto così tanto al fatto che i loro figli studiassero: perché l’educazione è tutto, senza educazione le comunità si perdono. A Cavazzoli, come avevamo detto, abbiamo chiuso l’inceneritore, abbiamo collegato la Villa alla città con le piste ciclabili, abbiamo curato le aree pubbliche per ridare un senso anche fisico di comunità a questa comunità. Ma senza la scuola, la comunità non è tale. Qui le famiglie troveranno un punto chiave, un luogo di accoglienza e conoscenza reciproca e anche la bellezza dello stare insieme, del fare comunità. Abbiamo bisogno di lavoro e di risorse economiche, ma anche di parlarci, di stare insieme. Lo sa bene il vostro parroco, che è sempre presente, disponibile, la cui porta è sempre aperta per tutti. Anche in questo è il senso, il valore di questa nuova scuola, che contiamo di inaugurare il prossimo settembre”.

“La scuola di Cavazzoli – ha detto il vescovo Massimo Camisasca incontrando i fedeli in chiesa – nasce dal desiderio della parrocchia, come casa di Dio in mezzo alle case degli uomini, di aiutare le persone a crescere in sapienza, statura e grandezza d’animo, come crebbe Gesù tra gli uomini. La scuola, cioè l’educazione, è certamente uno dei compiti primari della parrocchia. L’educazione è una delle opere fondamentali della Chiesa, anzi è il cuore della sua stessa ragion d’essere e quindi è il cuore della ragion d’essere della parrocchia. Certo i muri sono importanti, sono già un buon inizio, ma occorrono poi le persone, chi si occuperà di educazione e di amministrazione… Sono dunque qui per ringraziare chi si è impegnato in questo progetto e per chiedere a Dio di assistere quest’opera, affinché essa risponda sempre allo scopo per cui è nata come opera parrocchiale, espressione dell’educazione della Chiesa, certamente aperta a tutti coloro che vorranno avvalersene”.
“Oggi – ha proseguito il vescovo – assistiamo a un incontro tra vita della Chiesa e vita della comunità civile sul territorio, che mi auguro sia molto fecondo per tutti”. In primo piano, con la nuova scuola, “è posto il compito educativo della Chiesa, ma anche quello delle famiglie, che sono in questo modo interpellate nell’essere responsabili verso i figli, nell’essere fonte di educazione, nel porsi in collaborazione: senza collaborazione tra famiglie e insegnanti non è possibile educare. La scuola è importantissima, ma non sostituisce la famiglia: ecco perché la collaborazione sarà fondamentale e sono certo che genitori ed insegnanti saranno promotori ed attori di questa collaborazione. Ogni età della vita – ha aggiunto monsignor Camisasca – rappresenta per noi un invito a crescere, a rinnovarci e a riscoprire chi sia per noi Dio, chi siano per noi i fratelli”.
E prima della benedizione e della posa della Prima pietra, il vescovo ha sottolineato che “le radici di quest’opera sono nella fede che genera speranza, perché apre all’uomo una prospettiva di vita forte, di cui i figli, i bambini sono espressione a noi tutti evidente. Da qui il desiderio dell’uomo e della donna di crescere i figli, di accogliere altri bambini con altre sensibilità perché la fede ha un’apertura umanistica: ecco quindi la scuola. Voglio sperare che nella prossima assemblea legislativa si arrivi finalmente a una legge sulla realtà paritaria delle scuole, perché così potremo dare vita a tante altre opere come questa”.

L’assessore Ilenia Malavasi ha sottolineato fra l’altro l’alta scolarizzazione, fino al 90%, nel territorio reggiano, nella fascia prescolare: “Ciò avviene grazie anche alla collaborazione fra le istituzioni sull’obiettivo strategico comune dell’educazione: un bel messaggio al Paese, perché reinvesta nell’educazione”. Il presidente Gianni Borghi ha evidenziato come la Fondazione Manodori abbia confermato i finanziamenti a scuola, formazione e sociale, ambiti cruciali soprattutto durante la crisi attuale. Il parroco don Bruno Zinani e la presidente Mariannina Sciotti hanno ripercorso le tappe del percorso che ha portato all’avvio “di un’opera coraggiosa, collante della comunità e cardine dell’educare, importante soprattutto adesso, in questo periodo difficile, perché è importante per le famiglie avere una scuola vicina”.

Il progetto
L’edificio scolastico di Cavazzoli avrà una superficie utile di circa 500 metri quadrati e superfici porticate per 150 metri quadrati e sarà formato da due corpi di fabbrica a copertura piana e da un corpo centrale più alto. L’esposizione del fabbricato privilegia le sezioni orientate a sud, mentre le zone comuni sono localizzate nella parte centrale della struttura e l’ingresso è rivolto verso gli edifici della parrocchia.
La piazza rappresenta l’elemento di connessione tra le sezioni e la zona dei servizi, che comprende zone polifunzionali per il pranzo e per attività di gruppo e si espande verso il giardino attraverso grandi vetrate con un’ampia zona porticata. Anche le sezioni saranno aperte verso il giardino, con ampie pareti finestrate che favoriranno l’irraggiamento invernale e il contatto diretto con il verde esterno, mentre un portico le proteggerà dalla radiazione solare estiva.
L’impianto di riscaldamento, a pannelli radianti a pavimento nelle sezioni e nella piazza, favorirà il confort ambientale e produrrà un rilevante risparmio energetico. Saranno inoltre realizzati un impianto solare termico per la produzione dell’acqua calda sanitaria, un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e un impianto di ventilazione controllata, per garantire un ricambio regolare dell’aria interna.
Per quanto riguarda il sistema di illuminazione, saranno utilizzati corpi luminosi diversificati e a basso consumo.

Il sistema scolastico pubblico integrato a Reggio Emilia
Con la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia di Cavazzoli, si conferma l’impegno della città a investire nell’educazione intesa come diritto primario, che deve essere garantito a tutti i cittadini. Un impegno che nasce nell’ambito del sistema pubblico integrato dei servizi educativi 0-6 anni e dei proficui rapporti tra Comune di Reggio Emilia e scuole paritarie Fism.

L’investimento su Cavazzoli, realizzato dal Comune, consentirà di arricchire ulteriormente l’offerta per le famiglie reggiane, mettendo a disposizione 65 nuovi posti, potenziando così ulteriormente il patrimonio di strutture scolastiche del sistema misto comunale, statale e paritario che vede 1.330 bambini iscritti alle 21 scuole comunali, 1.200 alle 20 scuole della Fism e 640 alle statali.

La disponibilità di strutture scolastiche paritarie di Reggio Emilia è stata implementata negli ultimi anni anche con la realizzazione di nuove sezioni nella scuola di San Pellegrino (investimento di 350.000 euro dal Comune, 60.000 dalla Provincia) e in quella di Pieve Modolena, la ‘Pio VI’ (investimento di 350.000 euro dal Comune).

Il Protocollo d’intesa pluriennale (2010-2014) tra Comune di Reggio Emilia, Ufficio scolastico provinciale e Federazione italiana scuole materne (Fism) per un sistema educativo di qualità “zero-sei anni” e la conseguente Convenzione tra Istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio e Fism, prevedono anche il sostegno all’attività quotidiana delle scuole paritarie attraverso contributi economici annuali, calcolati sulla base delle sezioni. I contributi – che riguardano l’accesso e il diritto allo studio, le sezioni Primavera, l’acquisto di materiale didattico e la gestione in generale delle 20 scuole Fism – sono passati da 800.000 euro nel 2004 a 1.370.000 per il 2013, che saranno confermati nel 2014.

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