Ecco le novità per la maturità 2019: al debutto la prova mista, abolita la terza prova scritta. E non ci sarà più la tesina da discutere all’orale

Foto d'archivio (Ansa)

Foto d’archivio (Ansa)

Per la prima volta all’esame di maturità ci sarà una prova mista di latino e greco al classico o di matematica e fisica allo scientifico. La novità comporta un cambiamento non indifferente soprattutto per gli studenti dello scientifico perché fisica non è mai stata estratta alla maturità; al classico invece finora si era assistito all’alternanza fra latino e greco.
“Comunichiamo le materie con largo anticipo – ha spiegato il ministro dell’Istruzione nel video di annuncio pubblicato su Facebook, rivolgendosi agli studenti -. Come sapete da quest’anno ci sono delle novità. Per questo da ottobre abbiamo cominciato a fornire tutte le informazioni utili per le prove a voi e ai vostri docenti. Per sostenervi nella vostra preparazione organizzeremo delle simulazioni della prima e della seconda prova. Si svolgeranno nei mesi di febbraio, marzo e aprile”, ha annunciato Bussetti.

Le simulazioni nazionali si terranno nelle seguenti date: 19 febbraio e 26 marzo (prima prova) e 28 febbraio e 2 aprile (seconda prova). Si tratta della prima volta in cui il Miur organizza simulazioni di questo tipo, allo scopo di “sostenere il più possibile ragazzi e docenti nella preparazione del nuovo esame”. Prossimamente, con un’apposita circolare saranno fornite alle scuole tutte le indicazioni operative, mentre il ministero ha già pubblicato, nel mese di dicembre, alcuni esempi di traccia, sia per la prima che per le seconde prove. In più, il ministero organizzerà nuovi incontri (come quello tenuto dal ministro con 300 studenti di Milano) per illustrare le nuove regole.

Il decreto n. 769 del 26/11/2018 illustra anche le modalità di svolgimento del colloquio orale che sarà, come sempre, pluridisciplinare. La commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi che saranno lo spunto per sviluppare il colloquio. I materiali di partenza saranno predisposti dalle commissioni, nei giorni precedenti.

Il giorno della prova, per garantire massima trasparenza e pari opportunità, saranno gli studenti a sorteggiare i materiali sulla base dei quali sarà condotto il colloquio.

COME CAMBIA L’ESAME DI MATURITÀ

Nel 2019 l’esame di maturità cambierà. Gli studenti che quest’anno iniziano l’ultimo anno di scuola superiore si troveranno ad affrontare a giugno 2019 una prova diversa da quella che c’è stata finora.
Le novità principali già in vigore, dopo l’approvazione durante la precedente legislatura, riguardano la terza prova, i test Invalsi, i punteggi di ammissione e la tesina.
Il Miur, con il decreto n. 769 del 26/11/2018, ha pubblicato le indicazioni sulle novità dell’anno scolastico 2018-2019 per l’esame di maturità 2019.
La riforma del governo prevede l’abolizione della terza prova, per cui le prove scritte sono passate da tre a due. La prima prova scritta, italiano, in programma il prossimo 19 giugno, servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti.
I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.
La seconda prova scritta del 20 giugno riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Saranno previste griglie nazionali di valutazione, ovvero dei parametri, che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Il giudizio resta quindi alle commissioni che utilizzeranno queste griglie anche per la correzione della prova di italiano.
Eliminata anche la tesina generalmente discussa in sede d’esame davanti alla commissione alla fine delle prove scritte.

da Avvenire