Dove c’è unicamente Dio. Negli anni il Monte Athos ha cambiato volto ma continua a custodire un tesoro segreto 

L’Osservatore Romano
(Nikolaos Chatzinikolaou) Di nuovo volgo i miei occhi all’Athos: lo guardo e ne sento nostalgia. Guardo l’uomo e soffro. Soffro non perché la Montagna si è alterata nella sua essenza ma perché, alla fine, l’abbiamo alterata nella sua forma. Non siamo riusciti, non possiamo cambiare la sua eredità: ciò che abbiamo ricevuto. Siamo riusciti, tuttavia, ad adulterare la nostra eredità: ciò che della Montagna offriremo alla nuova generazione. Dalla nostra epoca è naturale aspettarsi tutto ciò. Alimentazione, dimora, abitudini: tutto è cambiato. Tutti siamo cambiati.