Dove abita Dio tutti siamo a casa

Senza di Lui l’uomo rischia di far prevalere l’egoismo sulla solidarietà, le cose materiali sui valori, l’avere sull’essere

A Loreto, sulle orme di Giovanni XXIII, Benedetto XVI affida alla Vergine l’Anno della fede e l’assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. Questa mattina, giovedì 4 ottobre, nel cinquantesimo anniversario dello storico pellegrinaggio di Papa Roncalli al santuario lauretano, il Pontefice si è recato nella cittadina marchigiana per venerare Maria “Casa vivente del Verbo Incarnato”, ricordando in particolare che “dove abita Dio, dobbiamo riconoscere che tutti siamo “a casa””.
Maria – ha detto il Papa – “ci apre la porta della sua casa, ci guida a entrare nella volontà del suo Figlio”. Ma spesso l’uomo d’oggi ha paura che la presenza del Signore possa essere un limite alla sua libertà. Si tratta di una paura infondata, perché Dio “libera la nostra libertà – ha ripetuto – dalla chiusura in se stessa, dalla sete di potere, di possesso, di dominio, e la rende capace di aprirsi alla dimensione che la realizza in senso pieno: quella del dono di sé, dell’amore, che si fa servizio e condivisione”.
Dio – ha ribadito – non costringe nessuno, anzi “domanda il “sì” dell’uomo” che è stato “creato interlocutore libero”. La sua adesione comporta una risposta simile al sì di Maria, “frutto della grazia”. E “la grazia non elimina la libertà, al contrario la crea e la sostiene”.

(©L’Osservatore Romano 5 ottobre 2012)