DON FABRIZIO CROTTI HA SAPUTO INFONDERE OTTIMISMO E FIDUCIA

Lo ha affermato il vescovo emerito Adriano Caprioli

Nella foto: il vescovo Caprioli e i concelebranti

Don Fabrizio Crotti ha sempre saputo trasmettere fiducia e ottimismo nel suo ministero sacerdotale: Lo ha affermato il vescovo emerito Adriano nella celebrazione eucaristica vespertina presieduta venerdì 31 agosto nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano, comunità che il sacerdote prematuramente scomparso ha guidato dal 1999.

Le due qualità sono state tratte dalle parabole del granello di senape e del lievito contenute nel brano evangelico di Matteo letto nella Santa Messa concelebrata da don Vasco Rosselli, predecessore di don Fabrizio Crotti, e da don Daniele Casini, parroco dell’Unità Pastorale; all’altare i diaconi Luciano Agosti e Emer Lusvarghi.

“L’ottimismo si basa sulla certezza dell’azione divina; la fiducia , invece, è l’atteggiamento di chi collabora con l’azione divina”, ha affermato mons. Caprioli riconoscendo in don Fabrizio il testimone di speranza in Gesù, il maestro di catechesi per gli adulti e i genitori, il promotore di comunione in momenti di cambiamenti delle parrocchie e di fraternità fra i confratelli.

Il vescovo Adriano ha poi inquadrato la figura di don Crotti – come ha commentato al termine della liturgia don Daniele Casini – nella storia feconda della parrocchia di Santo Stefano contrassegnata da sacerdoti di grande valore: Bruno Morini, Guido Agosti, i fratelli Gigi e Tiziano Guglielmi, Candido Bizzarri, Guido Agosti, Guerrino Orlandini, Giovanni Ruozi; nonché da tanti generosi fedeli laici – donne e uomini – e religiose impegnati nella catechesi e nell’apostolato, ministri straordinari dell’Eucarestia, animatori dei gruppi di V angelo, della Caritas.

Mons. Caprioli, che nell’omelia ha ricordato quanto promosso in parrocchia da don Daniele in occasione del commiato a don Fabrizio – assieme lo hanno incontrato in ospedale pochissimi giorni prima della scomparsa – ha sottolineato i doni di testimonianza e di servizio lasciati da don Crotti alla parrocchia di Santo Stefano e per l’impegno a proseguire la “pastorale integrata” tra le parrocchie vicine”.

Al termine della liturgia è stato distribuito il numero speciale del bollettino parrocchiale “Diario” – fondato nel 1950 –  tutto dedicato al commiato al sacerdote prematuramente scomparso.

Giuseppe Adriano Rossi

Nella foto: il numero speciale di “Diario”