Guareschi potrebbe essersi ispirato a Bartolomeo e don Agostino, collocati da Gabriel Chevallier nel 1934 a Vaux-en-Beaujolais.
Lo ipotizza Fulvio Fulvi su Avvenire. Anche li’ sindaco e sacerdote litigano, per un vespasiano in piazza: ‘Necessario’.
‘No, sconcio’. Secondo il figlio di Guareschi, Alberto, non ci sono in realta’ analogie. Ma Giovannino nella prefazione disse delle sue creature: ‘Mica dico di averli inventati io…’.
(ANSA).