Domenica il Papa sposa venti coppie

Saranno venti le coppie della diocesi di Roma che domenica 14 settembre verranno unite in matrimonio da Papa Francesco nella basilica di San Pietro. Concelebreranno il cardinale vicario Agostino Vallini, il vicegerente Filippo Iannone e una quarantina di sacerdoti amici degli sposi.

Come ogni vescovo che amministra i sacramenti ai fedeli della sua diocesi, il Santo Padre ha già impartito le prime comunioni (durante la sua visita alla parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria), e le cresime (a San Cirillo Alessandrino); ha confessato diverse persone e presieduto ordinazioni sacerdotali. Domenica sarà la volta dei matrimoni, come ha esplicitamente richiesto lui stesso, dimostrando ancora una volta una speciale attenzione per la famiglia, proprio nell’approssimarsi dell’Assemblea straordinaria del Sinodo dedicato a questo tema.

La Messa inizierà alle 9; le coppie faranno il loro ingresso in basilica alle 8.45 percorrendo la navata centrale: prima gli sposi, accompagnati dalle madri, e poi le spose al braccio dei padri. Quindi i futuri coniugi prenderanno posto di fronte all’altare, disposti a semicerchio; alle loro spalle staranno i genitori e i quattro testimoni.

«Papa Francesco non è il primo Pontefice a celebrare matrimoni – sottolinea il vicegerente Filippo Iannone, che è anche direttore del Centro per la pastorale familiare della diocesi di Roma -, ma in tempi recenti solo Giovanni Paolo II ha celebrato questo sacramento in pubblico, in occasione del primo Incontro mondiale delle famiglie, organizzato in Vaticano nell’ottobre del 1994, e durante il Giubileo delle famiglie, il 15 ottobre del 2000. La celebrazione di domenica prossima assume particolare significato collocandosi alla vigilia del Sinodo dei vescovi sulla famiglia».

Il Santo Padre, nelle sue omelie e durante le catechesi, ha parlato spesso alle coppie di sposi e alle famiglie, ricorda ancora monsignor Iannone. L’ultimo in ordine di tempo, il saluto rivolto agli sposi novelli qualche settimana fa durante l’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro: «Voi siete i coraggiosi, perché bisogna avere coraggio per sposarsi oggi». Insegnamenti «semplici ma fondamentali», li definisce il vicegerente della diocesi di Roma, che certamente «il Papa ripeterà alle coppie che domenica unirà in matrimonio, e attraverso loro si rivolgerà a tutte le coppie di Roma e del mondo. Per la nostra diocesi sarà occasione per una rinnovata attenzione alla pastorale matrimoniale».

Quelle che si sposeranno domenica prossima sono coppie come tante, con storie di fidanzamenti più o meno lunghi; c’è chi è già convivente, chi ha già figli, chi si è conosciuto in parrocchia. Non sono tutti originari della capitale mentre le provenienze sono rappresentative dei cinque settori della diocesi di Roma: una coppia è del settore Centro, altre cinque del settore Est e altrettante del settore Ovest, sei del Nord, due del Sud e una arriva dal cammino di formazione della Pastorale universitaria del Vicariato. Anche le età sono piuttosto variegate: si va dalla coppia più giovane, composta da due ragazzi dell’86 e dell’89, a quella più avanti con gli anni, con gli sposi rispettivamente del ’58 e del ’65. La liturgia sarà animata dalla Cappella Musicale Pontificia Sistina mentre le fotografie in basilica saranno affidate al Servizio Fotografico dell’Osservatore Romano. Al termine della Messa, dopo il saluto con il Pontefice in sagrestia, gli sposi si tratterranno nei Giardini Vaticani per alcuni scatti fotografici presso la riproduzione della Grotta di Lourdes e in altri luoghi suggestivi della Città del Vaticano.papa.francesco

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