Disordini in Cisgiordania

Non accenna a stemperarsi la tensione tra israeliani e palestinesi.Ieri diplomatici del consolato statunitense a Gerusalemme est sono stati attaccati da coloni ebrei mentre stavano compiendo un sopralluogo nei pressi del villaggio palestinese di Turmus-Aya, vicino a Nablus, in Cisgiordania. Pochi giorni fa erano stati segnalati anche atti di vandalismo contro i possedimenti dei contadini palestinesi.

Gli abitanti del villaggio di Turmus-Aya imputano la responsabilità dell’attacco ai coloni del vicino avamposto di Adey-Ad. Stando alle prime ricostruzioni dei fatti, i funzionari americani sono giunti nella zona a bordo di due automezzi accompagnati da abitanti del villaggio e senza informare preventivamente l’esercito o la polizia israeliana. Improvvisamente un fitto lancio di pietre ha raggiunto gli automezzi del consolato, uno dei quali è stato danneggiato. Rimasti indenni, i diplomatici hanno comunque lasciato la zona senza commentare l’accaduto, mentre la polizia israeliana ha aperto un’inchiesta. Nei mesi scorsi i coloni di Adey Ad erano già stati oggetto di indagini perché sospettati di aver dato fuoco a una moschea e attaccato con bottiglie incendiarie una casa palestinese. Ma nell’occasione le autorità israeliane non avevano alla fine arrestato nessuno. L’episodio di ieri conferma — stando agli analisti sul campo — il clima di crescente tensione in Israele e nei Territori palestinesi, in relazione non solo alle elezioni israeliane di marzo, ma anche ai recenti tentativi palestinesi di chiedere in sede internazionale il ritiro delle forze israeliane dalla Cisgiordania entro i confini del 1967, ovvero quelli precedenti alla Guerra dei sei giorni.

 

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