Di fronte alla crisi dell’occupazione. Il lavoro per l’inclusione sociale e la cittadinanza

di Michele Dau

La diminuzione del lavoro disponibile costituisce ormai una tendenza costante in tutto il mondo sviluppato. Complessivamente, per effetto della crisi iniziata nel 2008, si parla di oltre duecento milioni di posti di lavoro perduti. I dati statistici negativi si succedono ma, per quanto gravi e preoccupanti, non spiegano a sufficienza quanto accade nella realtà sociale contemporanea. La questione del lavoro infatti non nasce solo dalla crisi che si attraversa, ma investe l’intero modello di sviluppo occidentale che tende a divenire sempre più globale, ma le risposte fin qui delineate potrebbero rimanere sforzi deboli se non si affermerà una nuova visione del lavoro come processo di inclusione sociale e di cittadinanza.

(©L’Osservatore Romano 9 settembre 2012)