Dal gruppo di ricerca “DiReSoM” una proposta per continuare a celebrare in sicurezza

Il gruppo di ricerca DiReSoM, coordinato dal Prof. Pierluigi Consorti, ordinario di diritto e religione all’Università di Pisa, e composto da professori e ricercatori di diverse università statali italiane – che nel corso di questa pandemia ha attivato il primo portale web internazionale su diritto, religione e coronavirus (www.diresom.net) –, ha pubblicato un secondo Position Paper sulla necessità di garantire le celebrazioni religiose in sicurezza, dopo il Dpcm del 13 ottobre 2020. “Si può parlare – afferma Consorti – di disordine nell’emergenza, quando invece, in questo momento che vede la curva epidemiologia salire progressivamente, abbiamo bisogno di maggiore ordine, soprattutto nella produzione delle fonti normative”. “Chiediamo così al governo italiano e alle rappresentanze confessionali una maggiore chiarezza nel definire gli standard di sicurezza da garantire per le celebrazioni religiose con partecipazione di fedeli”. Tante norme sono ormai cadute in desuetudine ed un’operazione di chiarezza da parte delle istituzioni civili e religiose si rende quanto mai necessaria, anche perché “osserviamo con preoccupazione – continua – un’applicazione disomogenea dei Protocolli sanitari sul territorio nazionale”.

Un esempio può essere rappresentato, per la Chiesa cattolica, dal sacramento della Confermazione. “Il Protocollo tra governo italiano e Chiesa cattolica – sostiene ancora Consorti -, allegato all’ultimo Dpcm, prevede al paragrafo 3.10 la sospensione delle celebrazioni delle cresime. Ma da una lettera che la Presidenza della Cei ha inviato ai vescovi italiani, a luglio 2020, sembra che dopo un’interlocuzione con il governo, sia stata data la possibilità di riprendere il rito. Adesso il Dpcm del 13 ottobre rinvia espressamente ai Protocolli sanitari siglati con le confessioni religiose, e, quindi, anche a quello firmato con la Chiesa cattolica. Ora, ci chiediamo, questa sospensione è ritornata operativa? E non basta a sciogliere il dubbio un comunicato stampa della Conferenza episcopale italiana”.

“Se così fosse – conclude Consorti – le tante celebrazioni delle cresime, programmate in queste settimane in diverse diocesi italiane, dovrebbero essere sospese. È necessario garantire la dimensione collettiva del diritto alla libertà religiosa, e quindi lo svolgimento dei riti, ma in condizioni di sicurezza”.

Il testo completo del documento può essere letto al seguente link: https://diresom.net/2020/10/15/per-continuare-a-celebrare-in-sicurezza-riordinare-lemergenza/.

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