CULTURA DIGITALE Il museo del ’900 va a scuola: al via percorsi interattivi per i più piccoli

Avvenire

Dal Quarto Stato di Pellizza da Volpedo ai dipinti futuristi di Boccioni e Carrà, da quelli metafisici di De Chirico ai ritratti di Modigliani, fino ai tagli di Fontana. Una selezione dei capolavori più celebri del museo del Novecento – che tra poco meno di due settimane, il 6 dicembre, festeggerà dieci anni di apertura al pubblico – è al centro di due progetti interattivi per i bambini della scuola primaria, presentati ieri in vista del compleanno. Il primo è un kit digitale, ‘Kitedu900’: è stato realizzato da Edu900 – il dipartimento del museo che progetta le attività educative e didattiche – con ‘StemintheCity’, l’iniziativa del Comune per diffondere l’importanza della cultura e della conoscenza digitale tra le nuove generazioni, con il contributo dello studio Susanna Legrenzi e della Grande Fabbrica delle Parole. Il kit permette di scoprire il museo con un breve video (scaricabile anche dal sito www.museodelnovecento.org), che accompagna i più piccoli alla scoperta di dieci capolavori della collezione permanente. Guidato da una voce fuori campo con una narrazione a misura di bambino, e arricchito da piccole animazioni grafiche, il video ed è accompagnato da una proposta di gioco da svolgere in aula o a casa, a gruppi o singolarmente, ispirata a una delle opere raccontate nel video: ‘Il libro cancellato’ di Emilio Isgrò. Nel kit ci sono anche materiali di approfondimento rivolti agli adulti, ovvero gli insegnanti che li potranno utilizzare per la didattica in aula, ma anche i genitori come momento di condivisione con i loro figli.

La seconda iniziativa, ‘Museo chiama Scuola’, è incentrata su una selezione di 30 capolavori del museo (sia di artisti famosi a livello internazionale come Picasso o Modigliani, sia di quelli più noti agli specialisti come Donghi o Campigli); ogni opera è corredata da una scheda con la foto, una descrizione e uno spazio in cui i bambini potranno scrivere un commento, una breve frase che descrive le proprie sensazioni o semplicemente la reazione che suscita in loro. Per ciascuna opera sarà selezionato, tra tutti quelli inviati al museo, un commento che verrà riportato – con l’indicazione dell’autore, della classe e della scuola – su didascalie ‘formato junior’, che si andranno ad affiancare a quelle ‘ufficiali’ per andare a comporre un nuovo percorso lungo le sale.

«Si tratta di due iniziative che, grazie al digitale, riescono a mettere in connessione la cultura, la didattica e l’educazione in un momento in cui stiamo completamente riadattando il nostro modo di vivere», ha commentato l’assessore alla Trasformazione digitale e Servizi Civici del Comune, Roberta Cocco; anche per l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, «l’utilizzo di risorse educative e didattiche digitali è uno strumento utile in questo momento storico, e riveste un’importanza primaria per la scuola e i musei».

Il kit è stato creato appositamente per il museo del ’900, ma non si esclude di replicarlo per altri spazi culturali. Anche se, come ricorda Susanna Sancassani, managing director di Metodi e tecnologie Innovative per la didattica del Politecnico di Milano, «i musei d’arte contemporanea hanno l’opportunità in più, rispetto agli altri, di stimolare la crescita della dimensione artistica con i linguaggi del presente che saranno quelli con cui si misureranno i giovani adulti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA Per festeggiare i primi 10 anni di apertura al pubblico, sono stati ideati un kit digitale con proposte di gioco e approfondimento su alcuni capolavori, e una ‘call’ per creare la didascalia più innovativa da inserire lungo il percorso