Crisi. Conte sale al Quirinale e si dimette. In Senato a Salvini: traditi gli impegni

Consultazioni, ecco il calendario. Salvini: rifarei tutto. Renzi: il governo populista ha fallito. La Lega ritira la mozione di sfiducia al premier presentata lo scorso 9 agosto.
Conte attacca Salvini durante il discorso al Senato per le dimissioni: hai preferito i tuoi interessi a quelli dell'Italia (Lapresse)

Conte attacca Salvini durante il discorso al Senato per le dimissioni: hai preferito i tuoi interessi a quelli dell’Italia (Lapresse)

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia la fine dell’esperienza di governo M5s-Lega dando il via formale alla crisi innescata dalla richiesta della Lega di sfiduciare l’esecutivo. «Qui si arresta il nostro governo», ha dichiarato Conte nel suo intervento in Senato, annunciando che al termine del dibattito parlamentare sarebbe andato al Quirinale per rassegnare le dimissioni.

Infatti dopo le 20 è salito al Colle per incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e rassegnare le dimissioni. Il Capo dello Stato “ha preso atto delle dimissioni e ha invitato il governo a curare il disbrigo degli affari correnti”.

Il calendario delle consultazioni inizieranno mercoledì. Alle 16 è attesa al Quirinale il presidente del
Senato Elisabetta Alberti Casellati e alle 16,45 il presidente della Camera Roberto Fico. Poi sarà la volta dei gruppi parlamentari: alle 17,30 il gruppo per le Autoniomie del Senato; alle 18 il gruppo Misto
del Senato; alle 18,30 il gruppo Misto della Camera; alle 19 il gruppo Liberi e Uguali della Camera.
Giovedì si comincia alle 10 con i gruppi di Senato e Camera di Fratelli d’Italia; alle 11 i gruppi parlamentari di Senato e Camera del Partito democratico; alle 12 i gruppi parlamentari di Senato e Camera di Forza Italia-Berlusconi presidente; alle 16 i gruppi di Senato e Camera della Lega-Salvini premier; alle 17 i gruppi di Senato e Camera del Movimento 5 Stelle.

Nonostante la mozione di sfiducia al governo presentata dalla Lega, a oggi nessuno dei ministri del partito – compreso il leader e vice premier Matteo Salvini – si era dimesso. Conte ha definito la decisione della Lega di innescare la crisi «oggettivamente grave», spiegando che essa comporta conseguenze «molto rilevanti» per il Paese. Il premier ha sottolineato che l’avvio della crisi espone l’Italia all’aumento dello spread sui rendimenti del debito pubblico, all’incremento dell’Iva e indebolisce la posizione del Paese nei negoziati con l’Ue per l’assegnazione di un commissario europeo.

Conte ha attaccato direttamente Salvini, accusandolo di aver tradito l’impegno, assunto al varo dell’esecutivo poco più di un anno fa, di discutere con «massima sollecitudine» eventuali divergenze «nel rispetto dei principi di buona fede e leale collaborazione». «Votare è l’essenza della democrazia (…), sollecitare i cittadini a votare ogni anno è irresponsabile», ha affermato Conte. Il premier ha poi sottolineato che l’Italia ha bisogno di una politica di bilancio espansiva senza però che questa metta a rischio i conti pubblici e affermato che l’Italia deve rimanere fedele ai due pilastri delle sue relazioni internazionali, con gli l’area atlantica e con l’Unione Europea.

Avvenire