Covid in 500 scuole, Miur chiede dati ai presidi

(ANSA) – ROMA, 27 SET – Sono circa 400 mila i banchi monoposto ordinati con il bando predisposto dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri arrivati finora alle scuole (gli istiuti ne attendono in tutto due milioni e mezzo entro fine ottobre), e c’è un istituto, il “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina, nel Salernitano, dove sono stati costruiti nel laboratorio interno della struttura scolastica una sessantina di banchi monouso. Altri ne saranno realizzati nei prossimi giorni. “Le lezioni sono iniziate lo scorso 24 settembre – ha spiegato la dirigente scolastica, Antonella Vairo – e per garantirne la regolarità abbiamo pensato di costruirci da soli i banchi”. Intanto nelle scuole aumentano i casi di Covid: sono 534 gli istituti che hanno registrato almeno un caso, nelle scuole superiori la gran parte (31,5%), nel 74,7% dei casi i positivi sono gli studenti, solo nel 12,5% i docenti e il ministero ha deciso di monitorare più da vicino i numeri inviando ai presidi una circolare in cui si chiede di rilevare, da domani, su un apposita funzione predisposta su un portale, la situazione relativa a eventuali contagi nei loro istituti, riferendo anche quanto avvenuto nelle due settimane precedenti, dal 14 settembre quindi. “Ben venga la volontà di conoscere la quantità dei contagi di ogni singolo istituto – ha commentato Marcello Pacifico di Anief – anche se sarebbe stato opportuno allargare l’iniziativa alla conoscenza di più parametri, come lo stato dell’arte sulla consegna dei banchi, la nomina dei supplenti annuali e dei contratti per assicurare i docenti-Covid, oltre che la presenza accertata dai medici competenti di lavoratori ‘fragili'”.

La situazione nei territori è in continua evoluzione. A Melito (Napoli) il sindaco ha deciso di interrompere le lezioni fino al 3 ottobre perchè il corpo docente ed il personale scolastico presente negli istituti proviene da città dove il picco di Covid in queste settimane è particolarmente rilevante. Due scuole sono state chiuse ad Altamura, in provincia di Bari, per casi di positività al Covid, una delle quali, l’Istituto tecnico Nervi, è stato chiuso in maniera preventiva dal dirigente dopo aver avuto notizie che alcuni alunni hanno partecipato ad una festa di 18 anni in cui poi ci sono stati dei positivi. In Calabria, a Fuscaldo, le scuole sono state chiuse fino a sabato 3 ottobre: la decisione è stata presa dal sindaco dopo che nella cittadina tirrenica in queste ore si è in attesa dei risultati di numerosi tamponi effettuati dalla task force dell’Asp di Cosenza. E’ stata chiusa in via prudenziale la succursale del liceo Mazzini a Sestri Ponente dopo che alcuni alunni sono risultati positivi. Nel Lazio prosegue invece l’attività di prevenzione nelle scuole: dopo Anguillara, domani test rapidi verranno effettuati a Cerveteri e al liceo ‘Manara’ a Roma.

In molte scuole la situazione però continua ad essere problematica soprattutto per la mancanza di spazi e di docenti. Secondo i dati forniti dalla Flc Cgil sono 215 mila i posti vuoti in organico al 1 settembre, 22 mila i docenti assunti a fronte delle 84 mila possibili immissioni in ruolo autorizzate dal Ministero dell’Economia, 2278 posti vuoti di Direttore dei servizi generali e amministrativi, 36.655 le aule mancanti per garantire il distanziamento, 548.827 gli studenti senza una postazione adeguata e molti ragazzi stanno facendo meno di due ore di lezione al giorno. “Mancano all’appello 100 mila insegnanti, in queste prime 2 settimane di scuola sono andate in fumo quasi 4 milioni di ore di lezione”, ha scritto su twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di FI alla Camera dei deputati.

Il ministero dell’Istruzione stringe i tempi per il concorso straordinario per 32 mila docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Per domani sono stati convocati i sindacati della scuola per decidere le modalità di svolgimento del concorso che si terrà con ogni probabilità a metà ottobre. Sono 64 mila le domande presentate. Le prove, della durata di 150 minuti, saranno composte da 5 quesiti a risposta aperta e da 1 quesito in inglese. La presentazione delle candidature per le commissioni è stata posticipata al 30 settembre ma il problema è come svolgere in sicurezza un concorso con tanti candidati. Le prove si terranno presumibilmente nei plessi scolastici ma i sindacati sollevano già molti dubbi che riguardano principalmente la sorveglianza, le sanificazioni e i rischi che l’operazione imponente di realizzazione del concorso inevitabilmente comporta. I genitori non possono entrare nelle scuole, come da protocollo e tanta gente per fare i concorsi potrà farlo? Come verranno gestite le sanificazioni? Se ci fossero casi Covid tra i candidati al concorso, saranno interrotte le lezioni? Domande a cui nell’incontro di domani verrà probabilmente data una risposta.