Coronavirus: 24,3 mln euro a vittime mafie durante emergenza

Durante l’emergenza coronavirus sono state presentate al Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e intenzionali violenti 415 richieste di accesso al fondo di solidarietà: 322 per reati di tipo mafioso e 93 per reati intenzionali violenti. Nello stesso periodo, informa il Viminale, sono stati deliberati dal Comitato di solidarietà risarcimenti per circa 24,3 milioni di euro per le vittime di mafia (nello stesso periodo del 2019 erano stati 25,6 milioni di euro) e oltre 1,5 milioni di euro di indennizzo per le vittime dei reati violenti intenzionali (+547,7% rispetto a quanto erogato nell’intero anno 2019).

Le richieste di accesso al fondo da parte delle vittime di mafia sono pervenute prevalentemente da Sicilia (55%), Campania (29%) e Puglia (7%). Quelle delle vittime dei reati intenzionali violenti hanno avuto una distribuzione più omogenea sul territorio nazionale, giungendo in prevalenza da Campania (15%), Lazio (11%), Sicilia (10%) e Piemonte (8%).

Gli indennizzi per le vittime dei reati violenti sono stati sensibilmente aumentati dal decreto interministeriale del 22 novembre 2019: 50 mila euro per il reato di omicidio, 60 mila euro per i figli delle vittime di omicidio commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona legata da relazione affettiva alla persona offesa; 25 mila euro per il delitto di violenza sessuale, salvo che ricorra la circostanza della minore gravità, per le lesioni personali gravissime e per la deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti al volto. Questi importi possono essere aumentati, fino ad un massimo di 10 mila euro, per spese mediche e assistenziali documentate. 15 mila euro è l’indennizzo massimo previsto per spese mediche e assistenziali per reati diversi dai precedenti. (ANSA).