Consorzio Goel, speranza per la Calabria

Nella Bibbia il Goel è "il liberatore”,  colui che “paga il prezzo del riscatto” di chi è finito in schiavitù per restituirlo allo status di “cittadino libero”, rimettendolo all’onor del mondo. Non a caso, dunque, è stato scelto questo nome per il Consorzio sociale nato nella Locride nel 2003 con l’obiettivo dichiarato di cambiare la Calabria dall’interno, dal punto di vista economico, sociale e culturale, liberando dal giogo della criminalità organizzata (e dei poteri forti) i cittadini onesti, troppo a lungo oppressi.

     Il Consorzio nasce come frutto concreto dell’impegno che da dieci anni ormai caratterizza la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Locri-Gerace, un impegno contro la disoccupazione e per un fecondo sviluppo basato sulla giustizia sociale e su un’economia sana accompagnato passo dopo passo dall’allora vescovo,  monsignor Giancarlo Bregantini, e oggi sostenuto dal suo successore, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini.

     I soci del Consorzio sono impegnati in diverse attività: dai servizi socio-sanitari all’accompagnamento, dall’assistenza informatica alla prevenzione e al recupero dei "minori a rischio", dai servizi turistici e alberghieri allo smaltimento dei rifiuti. Insieme con altri consorzi sociali calabresi appartenenti a Cgm welfare Italia, il Consorzio Goel ha fondato il movimento non violento Comunità libere e Calabria Welfare. Insieme hanno promosso un’Alleanza con la Locride e la Calabria, contro la ‘ndrangheta e le massonerie deviate, per la democrazia ed il bene comune. Nel 2010, le centinaia di enti che hanno aderito all’iniziativa e le migliaia di singoli sottoscrittori si sono ritrovati a Reggio Emilia, il primo marzo, dando vita all’iniziativa nazionale  "Da Sud a Nord: un’alleanza per la democrazia".  

Annachiara Valle – famigliacristiana.it