Concluso a Teheran l’undicesimo colloquio islamo-cristiano. Insieme per promuovere i diritti umani fondamentali

L’Osservatore Romano
Il Centro per il dialogo interreligioso e interculturale (C.I.I.D.) della Islamic Culture and Relations Organization (I.C.R.O.) e il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso (Pcdi) hanno tenuto il loro undicesimo colloquio dall’11 al 12 novembre a Teheran, sotto la presidenza congiunta di Sua Eccellenza il dottor Abuzar Ibrahimi Turkaman, presidente dell’Icro, e del cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pcdi. 
La delegazione dell’Icro era composta da: Ayatollah Mohammad Ali Taskhiri; Ayatollah dottor Ahmad Beheshti; Ayatollah dottor Reza Ramezani; Ayatollah Abolghasem Alidoust Abarghouei; Dottor Mohammad Mehdi Taskhiri; Dottor Mahmood Hekmatnia; Dottor Mohammad Mahdi Imanipour; Dottor Mohammad Mahdi Taskhiri; Dottor Mohammad Hossain Mozafari; Signora Haydeh Ramazan Rostamabadi; Signor Ali Asghar Ameri Bafghi.
La delegazione del Pcdi era costituita da: monsignor Khaled Akasheh; l’arcivescovo Leo Boccardi; il vescovo Sarkis Davidian; monsignor Patrick Valdrini; i reverendi Laurent Basanese e Diego Sarrio Cucarella; il reverendo dottor David Marshall; il dottor Ghada Shbeir; e le suore Nora Ishoui e Rachel Youkhaneh.
Durante la sessione inaugurale, oltre alle parole introduttive del dottor Turkaman e del cardinale Ayuso Guixot, l’Ayatollah Abolghasem Alidoust Abarghouei, membro di Facoltà dell’Islamic Research Institute for Culture and Thought, ha tenuto un discorso sulla «Fratellanza umana».
I partecipanti si sono concentrati sul tema: «Cristiani e musulmani: servire l’umanità insieme» dalla prospettiva dell’islam sciita e del cattolicesimo. Sono stati presentati interventi sui seguenti sotto-temi:
1. Promuovere i diritti e i doveri individuali: prospettive musulmane e cristiane.
2. Servire insieme la famiglia e l’educazione dei giovani: prospettive cristiane e musulmane. 
3. Servire insieme nella società: prospettive musulmane e cristiane.
4. Servire insieme nella comunità internazionale: prospettive cristiane e musulmane. 
Al termine dell’incontro i partecipanti hanno convenuto quanto segue: 
1. Il servizio agli altri, specialmente i malati, i poveri e i bisognosi, è di fondamentale importanza per i cristiani e per i musulmani. Inoltre, servire gli altri testimonia l’amore universale di Dio per tutti gli esseri umani, poiché Egli ha creato ognuno e ogni cosa e si prende cura del suo creato con lo stesso amore. 
2. Il servizio all’umanità esige che tutti gli esseri umani siano trattati senza discriminazioni nel mondo. Ogni individuo, ogni comunità e ogni nazione deve essere trattata con un senso di umanità, anche in situazioni di guerra o sotto sanzioni internazionali.
3. Musulmani e cristiani, insieme a tutte le persone di buona volontà che non professano una religione particolare, sono chiamati a promuovere i diritti umani fondamentali per tutti, ovunque, sempre. La libertà di coscienza e di religione è la pietra d’angolo dell’edificio dei diritti umani e pertanto va preservata e promossa.
4. I doveri sono inscindibili dai diritti. Pertanto, ogni persona e gruppo, mentre difende i propri diritti deve anche fare del proprio meglio per adempiere ai suoi doveri verso la famiglia, la comunità e la società.
5. La formazione dei giovani sia come credenti sinceri sia come cittadini responsabili è di fondamentale importanza tanto per le religioni quanto per gli Stati. È sulle famiglie che ricade la responsabilità primaria di questa formazione dei giovani; pertanto esse hanno diritto a essere sostenute dall’intera società in questa loro responsabilità.
6. Un servizio particolare e urgente all’umanità, oggi, è la custodia del creato, tenendo conto in particolare del cambiamento climatico e della crisi ambientale. Questo impegno esige la collaborazione di tutti i credenti e le persone di buona volontà.
Il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso ha espresso profonda gratitudine al Centro per il dialogo interreligioso e interculturale e alla Islamic Culture and Relations Organization per la calorosa accoglienza e generosa ospitalità. 
I partecipanti hanno deciso che il prossimo colloquio si terrà nel 2021 a Roma, e sarà preceduto da un incontro preparatorio nel 2020.
L’Osservatore Romano, 15-16 novembre 2019