Comunicato finale del Consiglio permanente della Cei. Quattro strade per la Chiesa in Italia

L’Osservatore Romano

Progettualità, rinnovamento, collaborazione, riforma: quattro parole chiave, anzi quattro «strade», per la Chiesa in Italia. La via della progettualità «con cui accostare il mondo del lavoro». Quella del rinnovamento per «avviare processi di formazione del clero». Collaborazione quale «passo concreto per accostare il tema del riordino delle diocesi». E la strada della riforma «per attuare la volontà del Santo Padre nei tribunali ecclesiastici in materia matrimoniale». È quanto rende noto il comunicato finale del consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana presentato questa mattina a Roma dal presidente, il cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco.
Nel corso della tre giorni di lavori, da lunedì 26 a mercoledì 28, i vescovi si sono dunque confrontati, innanzitutto, sulle dinamiche che interessano il mondo del lavoro, esprimendo preoccupazione e dando voce alle tante persone che faticano a causa della mancanza di un’occupazione o della sua precarietà. In questa luce è stato anche messo a fuoco il tema — «Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale» — della prossima Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Cagliari dal 26 al 29 ottobre 2017. Un evento, viene sottolineato, che non potrà «né pensarsi né risolversi secondo le logiche della convegnistica». Bensì, sarà «un’esperienza ecclesiale che apre alla progettualità», con la denuncia di ciò che non va nel mercato del lavoro fino all’individuazione di proposte per favorire nuova occupazione.
Nell’affrontare il tema del rinnovamento del clero, i vescovi hanno annunciato per la primavera la realizzazione di un Sussidio che disegni i diversi tasselli della formazione permanente. Quanto al riordino delle diocesi è stato presentato il quadro, ancora parziale, delle risposte fornite dalle Conferenze episcopali regionali, mentre diffusa è risultata la disponibilità a rafforzare forme di collaborazione tra circoscrizioni ecclesiastiche vicine o in ambito regionale. Per attuare, inoltre, la riforma del processo matrimoniale introdotta da Papa Francesco, i vescovi hanno «discusso e integrato una prima proposta di aggiornamento delle norme circa il regime amministrativo e le questioni economiche dei tribunali ecclesiastici in Italia».
L’Osservatore Romano, 29-30 settembre 2016