Commento alle letture di Domenica 9 Settembre 2012 di don Fabrizio Crotti

Non a caso l’evangelista Mc pone questo episodio (una guarigione in territorio pagano) dopo la presa di posizione di Gesù sulla tradizione degli antichi ed il suo superamento delle regole di purità riguardo i cibi (7,1-23). Non si può certo parlare né di proclamazione né di insegnamento di Gesù ai pagani, con questo, sarebbe storicamente inattendibile.
Tuttavia con il racconto dell’esorcismo (7,29-30) e della guarigione del sordomuto, si può vedere l’azione di Gesù tra i pagani, come anticipazione della missione di salvezza aperta a anche a loro, dopo Israele, lasciando l’aspetto della parola alle persone che accolgono l’azione di Gesù: l’esorcizzato (5,18-20), i presenti alla guarigione del sordomuto (7,32.35-37).
Vi è poi una dimensione escatologica che risulta forte dalla connessione tra la lettura evangelica e la prima lettura. L’accostamento con la pericope evangelica permette di evidenziare che in Gesù si compie, in maniera definitiva, quell’intervento di Dio che possiamo chiamare “il nuovo esodo”: in entrambi i testi si percepisce con chiarezza che la salvezza dell’uomo è legata alla sua capacità di comprendere, meglio, di accogliere una situazione già precedentemente posta in atto da Dio.
Il versetto finale della pericope di Giacomo ben si accorda tanto al testo profetico che a quello evangelico che mostrano l’elezione dei poveri da parte di Dio e di Gesù.

don Fabrizio Crotti