Ci sono «obblighi legali che vanno rispettati» di fronte ai quali la protezione internazionale rappresenta «uno strumento concreto di solidarietà nei confronti di chi subisce persecuzioni o violenze nel proprio paese». Lo ha ricordato, in una nota, la Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europea (Comece) in relazione alla recente pubblicazione del Rapporto 2019 sull’asilo a cura dell’Ufficio Ue per il sostegno all’asilo (Easo).