Come Rugiada: Ros maris

Rosanna Virgili Avvenitr

«Gedeone disse a Dio: ‘Se tu stai per salvare Israele per mano mia, come hai detto, ecco, io metterò un vello di lana sull’aia: se ci sarà rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resterà asciutto, io saprò che tu salverai Israele, per mia mano, come hai detto.’ Così avvenne. La mattina dopo Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d’acqua.

Gedeone disse a Dio: ‘lasciami fare la prova con il vello’. Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno» (Giudici 6,36-40). I latini la chiamavano ros, al

genitivo roris e intendevano quella stilla novella che imperlava l’erba al mattino. Un liquido che lievitava dal cielo come una pioggia sommessa e finissima, oppure dagli occhi commossi, sotto forma di lacrime ( stillare ex oculis rorem), o anche dai capelli, quando sono profumati di balsamo sirio; essa si effonde dai rametti di quel ros maris o

marinus evaporato nell’essenza del nostro rosmarino. Nella Bibbia essa scende dalle mani di Dio, dal suo sorriso docile al desiderio umano. Segno di un’ubbidienza a tutte le posture che questi invoca, quando l’intento è puro. Intento d’amore era, infatti, quello di Gedeone, e Dio si fece mar di rugiada per la sete d’Israele.