Colombia La pace scomoda. L’attentato di Bogotá e gli omicidi continui di attivisti: la Chiesa vigile e allarmata

L’Osservatore Romano
Cardinale Rubén Salazar
– L’accordo con le Farc e la mancata intesa con l’Eln
– Il cardinale arcivescovo di Bogotá Salazar Gómez: Serve saper reagire
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(Marco Bellizi) Un’esplosione che rischia di suonare come una dichiarazione di guerra. L’attentato a Bogotá alla scuola General Santander per cadetti della polizia, che ha causato 21 morti e 68 feriti, è, a detta di molti osservatori, un segnale inquietante. Si è trattato della più potente esplosione registrata nella capitale colombiana negli ultimi dieci anni. E non a caso è avvenuta in un luogo estremamente simbolico, affollato dai giovani allievi intervenuti per la cerimonia di consegna della “seconda stella”, un passo di avanzamento nel loro corso di studi. Un luogo dove gli esponenti della nuova generazione sono chiamati ad addestrarsi per servire un Paese che faticosamente cammina verso la pace dopo anni di conflitti. Giovani chiamati a dare un volto nuovo a istituzioni che sul piano della credibilità devono recuperare molto terreno.