Chiesa, operativi Tribunali ecclesiastici Flaminio ed emiliano. Una nota della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna

(askanews) – Il Tribunale ecclesiastico interdiocesano Flaminio e il Tribunale ecclesiastico regionale emiliano continuano ad essere i Tribunali ecclesiastici per la trattazione delle cause di nullità matrimoniale, riprendendo ad essere pienamente operativi a partire dal prossimo 14 marzo 2016. Lo rende noto la Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna.

I vescovi dell’Emilia Romagna, si legge nella nota stampa “avendo accolto con gratitudine e disponibilità la riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio entrata in vigore lo scorso 8 dicembre 2015, facendo seguito alla propria decisione dell’11 gennaio 2016” e “recependo la nota del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica del 6 febbraio 2016 che ha preso atto che nessuna diocesi di questa Regione ‘per non disperdere risorse e competenze’ ha costituito singoli Tribunali diocesani per le cause matrimoniali e che pertanto i precedenti Tribunali ‘continuano ad essere come prima operanti’, hanno deciso che il Tribunale ecclesiastico regionale Flaminio” che è competente per le diocesi di Bologna, Ravenna-Cervia, Ferrara-Comacchio, Imola, Faenza-Modigliana, Forlì-Bertinoro, Cesena-Sarsina, Rimini, San Marino-Montefeltro, “e il Tribunale Ecclesiastico Regionale Emiliano” competente per le diocesi di Modena-Nonantola, Carpi, Reggio Emilia-Guastalla, Fidenza, Parma, Piacenza-Bobbio “continuano ad essere i Tribunali ecclesiastici per la trattazione delle cause di nullità matrimoniale, riprendendo ad essere pienamente operativi a partire dal prossimo 14 marzo 2016”.

“In attesa di un ulteriore intervento della Segnatura Apostolica – conclude la nota -, il Tribunale Ecclesiastico Regionale Triveneto continua ad essere Tribunale ordinario d’appello del Tribunale Flaminio”.