Che posto occupa la liturgia nella vita della Chiesa?

Nella Sacrosanctum Concilium al n. 7 la liturgia è definita “azione sacra per eccellenza” e si precisa che «nessun’altra azione della Chiesa ne uguaglia l’efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado». La liturgia è l’azione sacra che costituisce il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa, cioè a dire il punto di arrivo, il punto massimo, il punto più alto, la meta, ovvero la motivazione più vera, più profonda di ogni azione della Chiesa. La Chiesa difatti di per sé, per sua natura, è chiamata a ripresentare al mondo il vissuto, la pienezza di Dio nella storia degli uomini. La liturgia è il momento sacro, il momento alto dove quella storia di Dio, che è storia di salvezza per l’uomo, continua nel corso dei secoli ad essere storia vera che coinvolge ancora la storia degli uomini.

Chiamiamo “memoriale” la celebrazione della Santa Eucaristia, memoriale non è semplicemente ricordare un fatto accaduto nel passato, un ricordare con la mente, magari affettivamente, un fatto storico; memoriale è qualcosa che va oltre, memoriale è considerare quell’evento accaduto nella storia passata come presente, avvenimento che accade per nell’oggi dell’uomo. Nella Liturgia si avvera quell’oggi che Gesù Cristo proclamò nella Sinagoga di Nazareth “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato” (Lc 4,20). Nello stesso tempo la liturgia è la fonte da cui promana la forza vitale della Chiesa, cioè a dire è il punto di partenza, il punto da cui ogni altra azione della partire. La Liturgia infatti fa sì che la nostra storia venga impastata all’interno della storia di Dio e così la storia che viviamo diventa storia di salvezza; perché sia tale, occorre veramente immergere tutta la nostra storia nella storia di Dio e l’azione sacra, la liturgia, ci consente proprio tutto questo.

Infatti cosa celebriamo noi? Noi non celebriamo un rito! Il rito ci serve per compiere l’azione sacra ma noi celebriamo la vita, la vita di Dio che si rende presente nella vita dell’uomo; è la vita dell’uomo che viene immersa nella vita di Dio, ecco qual’è il momento più sublime del nostro celebrare, mettere dentro il rito la nostra vita e prendere dal celebrare la vita di Dio perché riempia la nostra vita umana. Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 219 afferma che attraverso la Liturgia Cristo continua nella sua Chiesa, con la Chiesa e per mezzo di essa, l’opera della nostra redenzione. Cristo ci ha redenti morendo in croce, offrendo la sua vita, e risorgendo, ridando alla vita dell’uomo un nuovo volto, un nuovo senso, ridando alla vita dell’uomo una vita più vera che è la vita in Dio. Ecco cos’è la redenzione! Attraverso la Liturgia, annota il Catechismo, Cristo l’opera della redenzione dell’uomo; Cristo cioè realizza la salvezza nell’oggi storico dell’umanità attraverso questa realtà che è la Chiesa, la sua Chiesa; la Chiesa non è una realtà che riguarda i preti, il papa … la Chiesa è di Cristo ed è in questa Chiesa che l’evento di salvezza si compie ancora una volta, diventa storicamente presente nella storia dell’uomo, nella storia dell’umanità.

insiemeragusa.it