Cerco famiglia: Leah, 11 anni, troppo presto per diventare sposa

Leah è stata ammessa al centro St Paul Children’s Care Centre di Naibori, in Kenya, circa un mese fa, perché rischiava di contrarre un matrimonio. Il padre infatti voleva darla in sposa a soli 11 anni. La madre, preoccupata, l’ha salvata portandola dalla zia che doveva occuparsi di lei. La zia però ha iniziato a maltrattarla e lo zio ad abusarne fisicamente. La ragazza voleva solo tornare dai suoi genitori, ma il padre l’aveva già promessa in sposa a un uomo che aveva anche pagato la dote, stipulando di fatto un contratto. Cosi Leah ha chiesto aiuto a un’insegnante della scuola e oggi vive nel centro St Paul. Non può tornare a casa sua perché il promesso sposo avrebbe tutto il diritto di prenderla con sè. La struttura Aibi dove vive Leah, per la quale occorre trovare un sostenitore a distanza (50 euro mensili), opera in Kenya dal 2008. La sede di Nairobi è gestita da una volontaria italiana e da un assistente locale. Inoltre, Aibi si avvale di un’équipe multidisciplinare composta da un’assistente sociale, una psicologa e un legale, che si occupa di rendere possibile il reinserimento in famiglia dei bambini finiti in istituto che sono parecchi. Aibi collabora con il Saint Paul Children’s Care Centre dal 2011 attraverso il progetto “Sostegno senza distanza” e dal 2011 con un programma per l’accoglienza dei bambini e il loro reinserimento in famiglia. Il centro è nato nel 1983 e si trova nel villaggio di Embul-Bul a Ngong nel distretto di Kajiado, a circa 25 chilometri da Nairobi. Attraverso la collaborazione con Aibi gli operatori del centro sono stati formati e sensibilizzati sull’importanza di fare vivere i bambini in un ambiente famigliare e negli ultimi due anni sono stati reintegrati più di trenta bambini e adolescenti come Leah. La struttura è molto accogliente e spaziosa, dotata di un’aula per la musica, una per il computer e una ludoteca dove giocare. E’ presente un grande orto e degli animali, di cui i bambini si prendono cura. I minori frequentano la scuola adiacente al centro, che appartiene al St. Paul, e partecipano a varie attività ricreative a seconda del loro tempo libero. Il sostegno permetterebbe a Leah di proseguire la sua permanenza lì. Il centro inoltre organizza seminari sia per i bambini che per i genitori per prepararli alla reintegrazione familiare, e continua ad assisterli anche nelle fasi successive, una volta ritornati a casa. Info: Aibi, sad@aibi.it​

 

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