“Botti”di fine anno sul Papa: ci prova un’agenzia sentenziosa

Botti di Capodanno: agenzia “cattolica” in rete con petardo già nel titolo: «2015: l’anno in cui (parecchi) cattolici hanno frainteso il Papa». Esordio: «…il 2014 è stato l’anno dei fraintendimenti del papa da parte dei media, il 2015… l’anno in cui a fraintenderlo sono stati molti cattolici». Da Tom Hoopes una serie di botti che fingono di accusare prima «i media» e poi «molti cattolici», ma sembrano vere accuse al Papa: parla senza spiegarsi bene, e allora i media fraintendono e «molti cattolici» equivocano…
Colpa del Papa? Sì, da ciò che leggi. Sulla paternità responsabile per esempio. Quel suo “conigli” era sbagliato, e perciò si spiega subito, «a insaputa del Papa», cosa il Papa doveva dire e… «questo doveva essere detto». Per fortuna ci sono di questi saggi! Ma non basta. Nella Laudato si’? «Niente di nuovo» nelle sue preoccupazioni sul riscaldamento globale, ma – perbacco! – Francesco stia più attento a pronunciarsi su questioni scientifiche! Poi ancora peggio: «l’estate e il Sudamerica». Per esempio quel «Crocifisso con falce e martello», e per fortuna che poi il Papa si è spiegato: altrimenti era colpa sua! Infine, fila di botti sul «terremoto autunnale»: «Perché (il Papa) non ha detto Gesù alla Casa Bianca?». E «la benedizione fuori del Campidoglio è stata una vera benedizione?».
E peggio: «È stato il sospetto ad accompagnare il Sinodo… molti cattolici si sono convinti che il Santo Padre voleva “ammorbidire” l’insegnamento di Cristo». Non vero? Sì, «ma il danno era ormai fatto», come la previsione esplicita: «Il pontificato di Francesco verrà visto… come un periodo in cui la Chiesa ha abbassato le sue difese e ha incontrato davvero il mondo, ma… ci sarà bisogno di molte altre spiegazioni». Che dire? Vera fortuna che a spiegare e neutralizzare i guai fatti da papa Francesco ci sono Hoopes e fratelli vari…

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