ATTACCO TERRORISTICO: Algeria, 41 stranieri rapiti in uno stabilimento petrolifero

Almeno 41 persone sono state prese in ostaggio durante l’attacco contro un impianto petrolifero nel sud dell’Algeria, nel corso del quale ci sono stati due morti, un francese e un britannico. Lo riferisce il sito web del giornale algerino El Watan, che cita una fonte della sicurezza locale. «I terroristi della “brigata di coloro che firmano con il sangue” – si legge – hanno attaccato l’impianto della Sonatrach e preso in ostaggio, secondo una fonte della sicurezza, 41 cittadini stranieri, tra i quali sette americani, due francesi, alcuni britannici, alcuni giapponesi». Il sito non indica la nazionalità degli altri ostaggi, ma secondo quanto emerso in precedenza tra i rapiti ci sarebbero anche un cittadino irlandese e un norvegese. La notizia del sequestro di quest’ultimo è stata data dalla moglie, ma non è stata confermata dalle autorità. La brigata che ha rivendicato l’attacco contro l’impianto nella regione di Tiguentourine, è un gruppo vicino ad al-Qaeda nel Maghreb islamic (Aqmi). La Brigata ha parlato di una «vendetta nei confronti della Francia e dei Paesi che la sostengono» nell’intervento in Mali.

L’Unità di crisi del ministero degli Esteri, in contatto con l’ambasciata italiana ad Algeri per verificare l’eventuale presenza di cittadini italiani nel gruppo di stranieri, ha riferito che non ci sono italiani coinvolti.

Membri del commando qaedista stanno ancora occupando il sito, secondo il colosso energetico britannico Bp che con l’algerina Sonatrach e la norvegese Statoil gestisce l’impianto. Secondo una prima ricostruzione il commando ha prima attaccato un pulmino che stava trasportando alcuni ingegneri ad un vicino aeroporto e poi hanno proseguito l’assalto nell’impianto.

avvenire.it