Ascoli Piceno. Annuncio a sorpresa, il vescovo Giovanni D’Ercole si dimette

A dare l’annuncio è stato lui stesso. Monsignor Giovanni D’Ercole lascia la diocesi di Ascoli Piceno. Dimissioni che il vescovo ha annunciato con un video. «Questa rinuncia – spiega – è una scelta difficile, sofferta ma profondamente libera, ispirata al servizio della Chiesa e non per interessi personali” sono le sue prime parole». «In un momento difficile come questo in cui regna confusione – aggiunge D’Ercole –, nella società c’è tanta paura e sento profondamente il bisogno di dedicarmi alla preghiera».

Quindi l’annuncio della decisione: «Entro in un monastero dove potrò accompagnare il cammino della Chiesa in un modo più intenso nella meditazione, nella contemplazione e silenzio. Quando avrò percorso questo periodo nel monastero mi aprirò a tutte le prospettive. Sento che Dio mi chiama fare un passo perché possa rendere servizio in questo modo». Infine i saluti : «Grazie – dice D’Ercole –a chi mi ha voluto bene. Rinnovo la mia stima e il mio affetto e, soprattutto, siate certi, non abbandono nessuno, ma sarò ancora più vicino alla Diocesi a ciascuno di voi con la mia preghiera. Sento che solo Dio può essere la speranza affidabile su cui poggiare ogni nostro passo verso il futuro che pare incerto ma che sarà segnato dalla luce di Dio».

Nato a Morino, provincia di L’Aquila ma diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, il 5 ottobre 1947, monsignor D’Ercole è stato ordinato sacerdote il 5 ottobre 1974. Eletto alla Chiesa titolare di Dusa e nominato ausiliare di L’Aquila il 14 novembre 2009, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 12 dicembre sucessivo. Il 12 aprile 2014 infine il trasferimento ad Ascoli Piceno. D’Ercole è anche un noto e apprezzato volto televisivo per aver condotto su Rai 2 i programmi: “Prossimo tuo” (1994-1999), Millennium (poi Terzo Millennio) dal 2000 al 2002 e “Sulla via di Damasco” (2002-2018).

A seguito della rinuncia di D’Ercole, Il Papa ha affidato la guida, come amministratore apostolico, della diocesi di Ascoli Piceno, a monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti.