Analogia nuziale nella Scrittura. La coppia è una scrittura vivente

Pablo Picasso, « Famiglia di acrobati» (1905)
Osservatore

In una raccolta di saggi in onore di Schökel

L’annuncio dell’Anno Famiglia Amoris Laetitia (19 marzo 2021 – 26 giugno 2022) voluto da Papa Francesco non dovrebbe lasciare indifferente nessuno, men che meno i biblisti. Certamente indifferente non sarebbe rimasto padre Luis Alonso Schökel, gesuita spagnolo ed esegeta assurto alla leggenda negli studi scritturistici, il cui ultimo libro s’intitolava proprio Símbolos matrimoniales en la Biblia (nell’edizione italiana I nomi dell’amore. Simboli matrimoniali nella Bibbia, Piemme). Oltre vent’anni fa, questo studio riscopriva la centralità del linguaggio sponsale che attraversa la Bibbia dalla prima fino all’ultima pagina, affiancando quello dell’Alleanza non come una mera variante retorica. Questo simbolismo è sempre rimasto vivo nella tradizione della Chiesa orientale, come rammenta la tradizione esegetica dei Padri, dalla quale Schökel non mancava di attingere oltre che alla “cassetta” degli attrezzi della critica testuale.

In altri contesti, tuttavia, la nunzialità è stata posta tra le parentesi prudenziali di una similitudine imperfetta. La Parola di Dio ci dice molto sul matrimonio, ma come potrebbe essere possibile il contrario? Sono storie d’amore “troppo umane” — e l’accento piomba inevitabilmente su difetti e problematiche, piuttosto che sulle qualità uniche dell’amore — mentre pienezza e realizzazione appartengono a Dio solo. Certamente Egli è l’unico fedele. E tuttavia, come già annotava san Giovanni Crisostomo, «la spiegazione simbolica non annulla la realtà dell’amore».

La riscoperta di questo orizzonte di senso pare aver sigillato una raggiunta, nuova consapevolezza proprio nell’esortazione apostolica Amoris laetitiae, laddove si afferma che «la coppia che ama e genera la vita è la vera “scultura” vivente (…) capace di manifestare il Dio creatore e salvatore. Perciò l’amore fecondo viene ad essere il simbolo delle realtà intime di Dio» (11).

L’approfondimento biblico non potrà essere quindi che la strada principe da percorrere lungo l’anno dedicato alla famiglia, pur affiancato da tanti altri e necessari approcci. Merita quindi grande attenzione il volume L’analogia nuziale nella Scrittura (Gregorian & Biblical Press, 2020), una raccolta di saggi in onore di Luis Alonso Schökel curato dal suo discepolo Luca Pedroli, professore presso il Pontificio Istituto Biblico e la Gregoriana di Roma.

Con un linguaggio scientifico ma volutamente accessibile a tutti, il volume approfondisce le piste di studio aperte dal maestro, evidenziando il fil rouge del linguaggio sponsale che accomuna i due Testamenti. Nel primo, il rapporto tra Dio e Israele viene spesso descritto con il vocabolario tipico dell’amore coniugale. I Profeti utilizzano quest’immagine per evidenziare la tenerezza e l’intensità dell’amore del Signore per il suo popolo, come uno sposo che si è legato alla sua sposa, assicurandole la sua fedeltà e la sua sollecitudine (Gianantonio Borgonovo). Le nozze del re si aprono a una molteplicità di risonanze nei Salmi (Gianni Barbiero) e, in particolare, nel Cantico dei Cantici la voce dello sposo e quella della sposa si rincorrono, in un contesto in cui la forza del trasporto dell’uno per l’altra riecheggia sempre in modo dolce e delicato (Ludger Schwienhorst-Schönberger). Il simbolo matrimoniale, nel tempo, verrà poi ad assumere una connotazione messianica che troverà naturalmente la sua piena espressione nel Nuovo Testamento (Luis Sánchez Navarro per i sinottici; Harold Attridge per il corpus giovanneo) per evidenziare l’unione di Cristo con la Chiesa, primizia e promessa di quell’unione sponsale che troverà compimento nella rivelazione ultima dell’Umanità nuova (Luca Pedroli).

Questo volume segna un’ulteriore tappa nel cammino di riapproprazione della teologia sponsale veicolata dalle Scritture, cammino nel quale s’innestano anche gli studi di Frédéric Manns (Sinfonia sponsale nel Vangelo di Giovanni, Chirico), Bruno Ognibeni (Il matrimonio alla luce del Nuovo Testamento, Lateran University Press), Renzo Infante (Lo sposo e la sposa. Percorsi di analisi simbolica, San Paolo), nonché dello stesso Luca Pedroli (con Mauro Meruzzi, Venite alle nozze. Un percorso biblico sulle orme di Cristo-Sposo; con Renzo Bonetti, Il prete: uno sposo; entrambi per Cittadella). L’Anno Famiglia Amoris Laetitia è uno sprone ulteriore, anche alla ricerca biblica.

di Paolo Pegoraro