Allarme naufragio: forse 30 i morti

Sono ripresi ad un ritmo incessante, complice il bel tempo, gli sbarchi in Sicilia. Mentre un nuovo allarma parla di un naufragio in cui avrebbero perso la vita 30 persone.

Un barcone con 246 migranti è stato soccorso dalla Nave Diciotti della Guardia Costiera nel Canale di Sicilia. A bordo anche 50 donne ed un minore. Altri 132 migranti che erano a bordo di un gommone sono stati soccorsi sempre dalla Diciotti. Sul gommone gli uomini della Guardia Costiera hanno trovato un cadavere.

Nel pomeriggio è arrivata a Pozzallo nave Peluso, della marina militare, con a bordo 357 migranti salvati nel Canale di Sicilia in tre operazioni di soccorso compiute nell’ambito del dispositivo Mare Sicuro. A bordo dell’imbarcazione anche un cadavere recuperato in mare. Nel porto del Ragusano sono scattate le operazioni per l’accoglienza, disposte dalla Prefettura, e per le indagini, coordinate dalla Procura ed eseguite dalla squadra mobile.

La nave “Sfinge” della Marina Militare era attesa ad Augusta (Siracusa) con a bordo 471 migranti di origine sub sahariana.

Naufragio a largo della Libia
Intanto dalla Libia arrivano notizie di “circa 30 migranti” annegati al largo delle coste occidentali libiche per il ribaltamento dei barconi su cui stavano cercando di raggiungere l’Europa. Lo scrive il sito Libya Observer citando l’ufficio di Al Zawia della Guardia costiera libica.

Senza precisare quando è avvenuto il naufragio, il sito riferisce che tre imbarcazioni con circa 500 migranti sono state soccorse al largo di Mellitah ma “altre tre sono affondate”. E si aggiunge che “quattro corpi sono stati recuperati mentre gli altri sono ancora dispersi”.

Avvenire