Pensava di aver trovato un’occasione d’oro: un’ampia abitazione con piscina da condividere con i familiari a Riccione al prezzo di 600 euro per la settimana di Ferragosto. Un’offerta, scovata online, troppo “golosa” per lasciarla perdere. Così, versata la caparra, un 50enne reggiano è partito alla volta della Romagna trovando però, al numero civico indicato, un condominio abitato prevalentemente da persone anziane.
A imbrogliare l’uomo – individuata dai Carabinieri di San’t’Ilario d’Enza che la hanno denunciata per truffa – una 40enne bergamasca, intestataria della carta Poste Pay su cui il reggiano aveva versato la caparra di 250 euro per la casa vacanze fantasma. Alla truffatrice i militari sono risaliti grazie all’utenza telefonica cellulare utilizzata per portare avanti la trattativa, intestata ad una donna anch’essa della provincia di Bergamo ignara della vicenda e estranea alla truffa – ma utile per circoscrivere geograficamente l’area di intervento – e alle risultante delle carta su cui è stato fatto confluire l’ammontare della caparra intestata alla 40enne.
A suo carico i Carabinieri hanno acquisito elementi di responsabilità incontrovertibili: secondo le prime risultanze d’indagine, la donna – con lo stesso modus operandi – ha raggirato, sempre a ridosso di Ferragosto, un operaio toscano cui era stata proposta una inesistente villa al mare con piscina in provincia di Massa.
Per i truffati l’amarezza di non aver potuto fare le ferie. Ma resta la speranza, grazie alle risultanze investigative dei Carabinieri, di poter ottenere un risarcimento in sede processuale.
repubblica.it